Roma, 4 lug. – Fiumicino, non voleva essere identificato ed aggredisce gli agenti. L’uomo, poi identificato in uno spagnolo con disturbi psichici, stava fumando intorno alle 13.30 di ieri, tra le sterpaglie in un campo, a causa degli gli innumerevoli incendi di questi giorni, gli agenti di polizia intervenuti sul posto volevano intimare l’uomo a tenere un comportamento meno negligente, questi per tutta risposta gli ha iniziato a lanciare calci e pugni. Gli agenti lo hanno bloccato con il taser e scoperto che era ricercato al livello internazionale.
Fiumicino, non voleva essere identificato ed aggredisce gli agenti: arrestato
Gli agenti, volevano solo identificare l’uomo ma questo alla vista delle forze dell’ordine ha iniziato a gridargli contro, non voleva che si avvicinassero. L’uomo, di corporatura robusta ed alto circa 1 metro e 90, ha iniziato ad adirarsi e a minacciare gli agenti. I poliziotti come da regolamento, lo hanno invitato a calmarsi e che sarebbero ricorsi all’uso del taser se avesse continuato ad avere un atteggiamento aggressivo. Per paura probabilmente di essere identificato e tratto in arresto, l’uomo ha deciso di reagire iniziando a picchiare uno degli agenti che per difesa lo ha colpito con il taser. Solo dopo la terza scarica l’uomo è stato fermato.
L’arresto e l’identificazione
Anche grazie ai colleghi arrivati sul posto l’uomo è stato bloccato e tratto in arresto. A causa di alcune patologie è stato poi trasportato in ospedale. Una volta che gli agenti sono riusciti ad identificarlo hanno scoperto che era in cura presso un ospedale psichiatrico a Madrid da cui era riuscito a scappare e per cui era stato emesso un mandato di ricerca internazionale.
Ida Cesaretti