Roma, 19 maggio – Roma, allerta vaiolo delle scimmie: primo caso registrato in Italia. E’ stato isolato presso l’ospedale Spallanzani di Roma il primo caso presentatosi in Italia.
Roma, allerta vaiolo delle scimmie: primo caso registrato in Italia
L’assessore alla sanità del Lazio, Alessio D’Amato ha reso noto il caso: “Ho comunicato al Ministro Speranza l’isolamento avvenuto all’istituto Spallanzani del primo caso a livello nazionale del cosiddetto ‘vaiolo delle scimmie’. Isolato già in precedenza in UK, Spagna e Portogallo. Finora i casi isolati in Europa sono stati una ventina”. L’uomo che avrebbe contratto il virus sarebbe rientrato dalle Isole Canarie. A seguito di un malore si sarebbe recato presso il policlinico Umberto I. Da lì le analisi degli esperti dello Spallanzani che avrebbero riferito di due altri ipotetici casi. A seguito delle analisi effettuate sull’uomo, i medici hanno rilevato il ‘monkeypox virus’, ovvero un’infezione virale solitamente associata ai viaggi in Africa occidentale. Il rilevamento del virus è avvenuto a seguito di determinati test molecolari e di sequenziamento genico dai campioni delle lesioni cutanee. Il paziente è stato posto in isolamento seppur non in gravi condizioni, e sono in corso le indagini epidemiologiche per identificare le persone che sono entrate in contatto con l’uomo.
I casi accertati in Europa
Sono tre i casi accertati fin’ora, ma nessuno presenta sintomi gravi. I sintomi più comuni sono febbre, mal di testa, dolori muscolari, mal di schiena, gonfiore alle ghiandole linfatiche, brividi, stanchezza, oltre ad eruzioni cutanee sul volto e altre parti del corpo, simili a quelle di altre malattie asintomatiche. Nel Lazio come spiega l’assessore D’Amato: “Sono stati messi a disposizione i nostri migliori professionisti, i cosiddetti cacciatori di virus, che stanno ricostruendo tutto l’albero dei contatti. Sono già stati isolati i primi contatti stretti con precise indicazioni e prescrizioni. Non sarà fornita a nessuno alcuna indicazione né di luoghi né nominativa, nel massimo rispetto della privacy, al fine di favorire la massima collaborazione. L’istituto Spallanzani su questo ha una grandissima esperienza e avrà a disposizione la collaborazione di tutte le nostre aziende sanitarie locali”.
Ida Cesaretti