Roma, 5 mag. – Litiga con un collega e la famiglia si ‘vendica’: cameriere in fin di vita. Si è trattato di una vera e propria spedizione punitiva quella, di un padre, una madre ed un figlio minorenne nei confronti di un collega della donna, un’italiana di 41 anni, a seguito di un diverbio tra i due. L’aggressione è avvenuta presso il ristorante Sapore di Bufala in via Affile 51 nella zona di Settecamini. Tutti e tre sono stati denunciati per tentato omicidio.
Litiga con un collega e la famiglia si ‘vendica’: cameriere in fin di vita
La donna, che risiede con la famiglia a Sant’Angelo Romano e dipendete del ristorante in questione, aveva litigato con un collega di lavoro e l’addetto alla sala. Un volta a casa ha deciso di raccontare l’episodio al marito ed al figlio che sono stati concordi sul fatto di dover ‘punire’ l’uomo. Si sono così presentati armati di coltello presso il locale, prima le minacce: “Io ti levo la pelle, te brucio a te e casa tua… ti ammazzo bastardo, se denunciate andiamo a prendere le pistole a casa e ve famo salta’ a tutti”. Poi l’aggressione fisica, hanno bloccato il cameriere, lo hanno buttato a terra, preso a pugni, a calci ed infine accoltellato alla nuca ed al collo. Gravi le condizioni della vittima che è stato trasportato in ospedale in codice rosso e che ora si trova in fin di vita. E’ quanto riportato da Leggo.
L’arresto
Ieri gli agenti di polizia del commissariato di San Basilio hanno sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari il capofamiglia, mentre la donna ed il figlio 16enne sono stati denunciati a piede libero. L’arma usata per l’aggressione, un pugnale, è stata posta sotto sequestro insieme ad una carabina.
Ida Cesaretti