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Perquisizione a casa Pittelli, Comitato e Laboccetta rispondono e Caiazza assume la sua difesa

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“Stamattina la Guardia di finanza di Catanzaro ha effettuato una perquisizione nell’abitazione di Giancarlo Pittelli nell’ambito delle indagini per la presunta bancarotta fraudolenta di una società alberghiera (AT alberghiera). Quello che ormai colpisce nel ‘caso Pittelli’ è una sempre più evidente proporzione diretta: man mano che il maxiprocesso ‘Rinascita Scott’ mostra la sua fumosità e sprofonda nel disinteresse della pubblica opinione, la Procura innalza il livello dello scontro nei confronti di Giancarlo Pittelli”. Lo dichiara il Comitato per Pittelli, presieduto da Enrico Seta, tramite il portavoce Umberto Baccolo, giornalista di SprayNews membro del Consiglio Direttivo di Nessuno tocchi Caino.

“La stampa non vede in Gratteri il nuovo Falcone”

“Alle immagini dell’aula bunker di Lamezia deserta, al disinteresse della stampa nazionale che non riesce proprio a vedere nel procuratore di Catanzaro il nuovo Falcone, fanno da contraltare – secondo il comitato – l’inasprimento delle misure contro Giancarlo Pittelli e iniziative come questa strana perquisizione di oggi, dalla quale non è sortito nulla e grazie alla quale non si è provveduto a sequestrare alcun materiale compromettente. Alla presentazione da parte della difesa di una motivata istanza di scarcerazione che dimostra con prove documentali l’insussistenza dell’unico indizio di un ‘concorso esterno’ del Pittelli alla consorteria criminale (emerso dopo cinque anni di intercettazioni), corrisponde – scrive ancora il comitato – da parte della Procura, la richiesta di inusitata ferocia di tradurre di nuovo Pittelli, un uomo incensurato, di settant’anni e in condizione precarie di salute, in un Supercarcere”.

“Teorema destinato a sgonfiarsi”

“E’ molto forte – si legge – l’impressione che questa asprezza non sia che la copertura di pecche originarie dell’inchiesta che ha precipitosamente collocato Giancarlo Pittelli al centro di un teorema fumoso e destinato a sgonfiarsi, nel quale l’unico elemento mediaticamente interessante è la straordinaria persecuzione in atto contro un imputato, ancora in attesa di giudizio”.

Laboccetta: “Pittelli vittima di una profonda ingiustizia”

“Ennesimo siluro della Dda di Catanzaro per affondare Giancarlo Pittelli e la sua famiglia. L’assedio per demolire un grande penalista italiano, che da circa 3 anni è vittima di una profonda ingiustizia, continua pesantemente”. Lo dichiara Amedeo Laboccetta, ex deputato di Napoli, presidente di Polo Sud. “Una persecuzione – aggiunge – che da tempo ha superato ogni limite e decenza”.

Caiazza, presidente Camere penali, entra nel collegio difensivo

L’avvocato Giandomenico Caiazza, presidente dell’Unione delle Camere penali italiane, sempre oggi, immediatamente di seguito a queste notizie ha annunciato, tramite il Comitato, di essere entrato a far parte del collegio difensivo di Giancarlo Pittelli. aggiungendosi così agli avvocati Salvatore Staiano e Guido Contestabile.

La difesa di Pittelli fa ricorso contro la revoca dei domiciliari

Ultima notizia data da ANSA al termine di una giornata come si è visto di fuoco per il caso Pittelli, è che i difensori di Pittelli hanno presentato il preannunciato ricorso alla Corte di cassazione per chiedere l’annullamento dell’ordinanza con cui il Tribunale del riesame di Catanzaro, l’8 aprile scorso, ha accolto la richiesta della Dda di ripristino della custodia cautelare in carcere per lo stesso Pittelli, attualmente agli domiciliari. I giudici del riesame, in particolare, nell’accogliere la richiesta della Dda, avevano definito “affetta da vizi di logicità , ragionevolezza e coerenza argomentativa” l’ordinanza con cui il Tribunale di Vibo Valentia, davanti al quale, nell’aula bunker di Lamezia Terme, si sta celebrando il processo “Rinascita Scott”, ha concesso nel febbraio scorso il beneficio dei domiciliari a Pittelli, con l’aggiunta che il provvedimento era stato adottato “senza nemmeno attendere il termine di due giorni perché l’ufficio del pubblico ministero esprimesse il suo parere” sulla richiesta presentata dai difensori dell’ex parlamentare di Forza Italia.

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