Roma, 25 apr. – Palamara ospite ad ‘Impatto Zero’ si racconta: “Un ciclo si è chiuso ne sta per cominciare un altro”. L’ex magistrato, ospite negli studi di Cronache Tv, si racconta, parla del suo libro-intervista e del suo ottimismo per obiettivi futuri.
Palamara ospite ad ‘Impatto Zero’ si racconta: “Un ciclo si è chiuso e ne sta per cominciare un altro”
Seppur il suo libro intervista sia incentrato sul passato, Palamara guarda al futuro e a come potrebbe cambiare il sistema giudiziario: “E’ giusto pensare ad un serio percorso riformatore”. Riguardo a quanto scritto nei suoi libri, l’ex magistrato parla di come un gruppo di magistrati è sempre stato contro questa commistione tra magistratura e politica, “voce che spesso non viene fuori. Tutto andava bene all’interno della magistratura fino a quando c’era un’alleanza di centro sinistra… lo spostamento verso la parte moderata, stranamente iniziano i problemi che hanno portato ad un sovvertimento della magistratura. Quest’ultima ha una sorta di autoconservazione preferisce ‘lavare i panni sporchi in famiglia’. Quel gruppo di magistrati che è sempre stato contro l’influenza politica sul Csm, mi ha dato l’incoraggiamento necessario per raccontare quanto il ‘Sistema’ sia corrotto e far sì che la politica venga spinta verso un serio cammino riformatore”.
L’ottimismo verso le prospettive future
Alla domanda di Lucia Serino, conduttrice del programma “Cosa si prova ad essere definito come ex magistrato?”, Palamara risponde: ” Essere definito un’ex magistrato mi stimola ancora di più, la mia battaglia continua …guardo a diverse prospettive che continuerò a portare avanti”. Ed alla domanda del perché non abbia raccontato prima cosa non funzionasse all’interno del Csm “Era doveroso raccontare per squarciare un velo di ipocrisia …Sul perché ‘non prima’ penso di averlo fatto prima. Spesso ne abbiamo parlato nel mio caso. Ad un certo punto bisognava dare conto di quello che era accaduto”. I problemi all’interno della magistratura risalgono fin dai primi anni ’90, le Procure sono state trasformate in “luoghi di potere” e come spiega Palamara “il processo penale non è più il luogo in cui accertare i fatti ma uno strumento di lotta politica, per fare in modo che passi una versione rispetto ad un’altra. Siamo al capolinea”. Per quanto riguarda le sue prospettive future invece l’ex magistrato nutre un forte ottimismo ed apertura nei confronti di diverse possibilità: “Un ciclo si è chiuso ne sta per cominciare un altro”.
Elisabetta Valeri