Roma, 12 apr. – Roma, “Faccio parte di un clan: o paghi o ti faccio uccidere”. Arrestato truffatore seriale. E’ così finito in manette un un uomo di 35 anni, responsabile di aver truffato diverse persone con la c.d. “tecnica dello specchietto”. Per estorcere il denaro alle vittime, diceva di far parte di un noto ‘clan’ o di essere padre un pugile campione del mondo che gli avrebbe spaccato la faccia.
Roma, “Faccio parte di un clan: o paghi o ti faccio uccidere”. Arrestato truffatore seriale
Il modus operandi del truffatore è sempre stato lo stesso, si appostava sul ciglio della strada, simulava di “essere stato colpito a piedi sul ciglio della strada o a bordo di autovettura/motociclo in transito”. Poi da qui la successiva richiesta di soldi sotto minaccia alla vittima prescelta, e l’affermazione da parte dello stesso di appartenere ad un noto “clan”. In altri casi invece il 35enne asseriva di “essere il padre di un pugile campione del mondo, minacciando di spaccare la faccia alle povere vittime” fino a costringerle a recarsi presso il più vicino bancomat per prelevare i soldi.
Il primo arresto
Già nel 2019, l’uomo era stato arrestato sottoposto alla custodia cautelare in carcere, dopo che gli agenti di polizia lo avevano ritenuto responsabile di diverse estorsioni utilizzando sempre la medesima truffa. Rilasciato, inizialmente con la misura cautelare degli arresti domiciliari, è stato poi sottoposto a Sorveglianza Speciale. Nonostante le misure imposte all’uomo, questo ha continuato a truffare ignari automobilisti.
L’epilogo
A seguito delle denunce effettuate dalle vittime ed in base all’identikit rilasciato: un uomo alto tra 1,70 e 1,80 metri , carnagione olivastra, fra i 30 e 40 anni, gli agenti hanno potuto constatare un’evidente somiglianza con il 35enne in questione. Essendo già sottoposto a Sorveglianza Speciale, due agenti in borghese lo hanno seguito e, dopo l’ennesima truffa ai danni di un automobilista, ha cercato di fuggire in sella ad uno scooter. Vano tentativo essendo stato bloccato poco dopo. Il 35enne adesso dovrà rispondere di estorsione aggravata ed è stato condannato a 4 anni, 5 mesi ed 11 giorni di reclusione.
Elisabetta Valeri