Roma, 11 apr – Roma, morto a 80 anni: in tasca oltre 350mila euro e chiavi di auto di lusso. Stupore di medici e polizia e dopo aver trovato l’ingente patrimonio custodito nelle tasche dell’anziano morto giovedì scorso.
Roma, morto a 80 anni: in tasca oltre 350mila euro e chiavi di auto di lusso
Secondo i residenti del Comprensorio, però, non c’è alcun “giallo”. Alessandro Avanzino, 80enne residente all’Olgiata, aveva accusato un malore in casa giovedì scorso. L’anziano è morto prima ancora che l’ambulanza arrivasse al Policlinico Gemelli. In ospedale i medici hanno scoperto, nelle tasche dell’anziano, oltre 350mila euro (tra contanti e assegni) e le chiavi di varie auto: una Ferrari, una Mercedes, una Suzuki, una Porsche d’epoca e una Cadillac.
“Un gran signore gioviale e simpatico”
Gli agenti di polizia stanno custodendo i beni in attesa di trovare i parenti più prossimi. Per i vicini del Comprensorio dell’Olgiata non c’è alcun mistero da svelare: Alessandro Avanzino non era sposato e viveva da solo da anni in un attico, dopo la morte del fratello pittore. «Non c’è nessun giallo, faceva così da anni perché si sentiva più sicuro. E se lo poteva permettere, ha sempre avuto un tenore di vita molto elevato. Passeggiava spesso nei viali, sempre molto magro» – raccontano i vicini al Corriere della Sera – «Era un gran signore, gioviale e simpatico, un po’ eccentrico ma molto piacevole. Raccontava aneddoti della sua vita, delle conoscenze delle famiglie nobili di mezzo mondo. Viveva qui da 40 anni e si vedeva che aveva avuto una vita di un certo livello».
Per i vicini di casa però nessun “giallo”
Le auto, di cui portava sempre con sé le chiavi, per Alessandro Avanzino erano per lui una vera passione, ma gli creavano anche qualche preoccupazione. L’unica parcheggiata in un box, infatti, era la Porsche d’epoca. Le altre erano in strada, all’interno del comprensorio, ma secondo i residenti, l’uomo le controllava in continuazione. «Aveva acquistato la Ferrari due anni fa, sembrava contento di farsi vedere al volante. Dopo che gli avevano tamponato la Ferrari parcheggiata sotto casa, però, era diventato molto ansioso e lo era anche per i suoi beni» – spiegano i vicini – «Si portava dietro tutto perché non voleva lasciare oggetti preziosi a casa, nel timore che glieli potessero rubare». L’uomo aveva avuto recentemente problemi di salute ed era anche stato ricoverato in ospedale. La polizia è ancora alla ricerca di parenti a cui destinare l’eredità.
Ida Cesaretti