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Tragedia sfiorata a Regina Coeli: 3 detenuti danno fuoco ad una cella

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Roma, 4 apr. – Tragedia sfiorata a Regina Coeli: 3 detenuti danno fuoco ad una cella. Ancora un grave atto di violenza nelle carceri romane. Il gesto di protesta avviato da un detenuto italiano e dai suoi cellanti poteva provocare la morte di altre persone.

Tragedia sfiorata a Regina Coeli: 3 detenuti danno fuoco ad una cella

Nella giornata di ieri, tre detenuti hanno manifestato violentemente e pericolosamente nel carcere sito in via della Lungara. Grazie all’intervento tempestivo degli agenti di polizia penitenziaria l’episodio non ha avuto tragiche conseguenze. La denuncia è di Maurizio Somma, segretario nazionale per il Lazio del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria: “Oggi un detenuto italiano ha incendiato la cella dove era ubicato con altri due. Quattro agenti e un ispettore sono prontamente intervenuti per spegnere l’incendio”. La cella era ormai satura di fumo ed i tre uomini si erano barricati nel bagno, gli agenti sono prontamente riusciti a portarli fuori. L’italiano che ha appiccato l’incendio “ha poi aggredito con calci pugni e sputi gli operanti che, per fortuna, non hanno riportato lesioni. È il secondo episodio nel giro di pochi giorni e per le medesime motivazioni, ottenere il trasferimento in un altro carcere”, spiega Somma.

Un altro episodio di violenza

Somma ricorda che “la settimana scorsa un altro giovane detenuto italiano (poi trasferito d’urgenza a Velletri) ha dato in escandescenze, distrutto tutte le suppellettili della cella dove si trovava con altri due e poi reso completamente inagibili altre due celle, (distruggendone muri, pavimento e bagno) dove era stato, in successione ubicato in regime di rischio e sorveglianza a vista, e ha poi aggredito un agente minacciandolo con una lametta al collo. Anche in questo caso nessun ferito grazie alla prontezza degli agenti ma è indice del clima di tensione. La situazione a Regina Coeli è molto critica e servono urgenti provvedimenti”.

Le minacce agli agenti

Il segretario generale del SAPPE Donato Capece esprime “solidarietà ai poliziotti intervenuti”. Capece ribadisce come sia necessario l’intervento da parte dell’Amministrazione Penitenziaria regionale per tutelare gli agenti di polizia penitenziari. Inoltre ricorda che da mesi il SAPPE “denuncia le gravi violenze contro i poliziotti delle carceri italiane, sempre più spesso aggrediti, minacciati, feriti, contusi e colpiti con calci e pugni da detenuti e la mancata assunzione di provvedimenti in materia di ordine e sicurezza delle carceri da parte del Ministero della Giustizia a tutela degli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria, sintomo evidentemente di una mancanza di progettualità dell’esecuzione della pena e, in questo, contesto del ruolo dei Baschi Azzurri”. Gli atti di violenza nei confronti degli agenti nelle carceri sono aumentati esponenzialmente, la preoccupazione è che qualcuno di loro possa perdere la vita per sedare questi atti di follia criminale. Il segretario generale conclude dicendo che: “Mancano provvedimenti utili a garantire la sicurezza e l’incolumità del personale di Polizia Penitenziaria”. Da qui l’appello al ministero della Giustizia affinché si attivi nel merito.

Elisabetta Valeri

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Romana, classe 1987, cresciuta a Primavalle. Laureata in giurisprudenza, giornalista da per passione e voglia di raccontare la città

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