Roma, 28 mar – Antonio Muredda, osteopata della Nazionale: è precipitato per 200 metri lungo un dirupo nella zona del Monte Elefante, al Terminillo.
Tragedia sul Terminillo, muore Antonio Muredda, osteopata della Nazionale
L’escursione domenicale è finita in tragedia per un osteopata romano di 42 anni, Antonio Muredda: l’uomo, molto conosciuto e apprezzato nella Capitale, era nello staff della nazionale di basket paralimpica. Secondo Il Messaggero, l’uomo era in compagnia di un amico quando è scivolato sul pendio erboso, rotolando dalla cresta a valle fin quasi sulla strada che porta verso il comune di Micigliano. Non ha trovato nessun appiglio a cui aggrapparsi e ha sbattuto più volte contro le rocce affioranti: le lesioni gli sono state fatali. A dare l’allarme l’altro escursionista, rimasto sotto choc subito dopo l’accaduto. Il quarantaduenne è deceduto praticamente sul colpo e a nulla è servita l’imponente e immediata mobilitazione dei soccorsi messa in campo da Finanza, Soccorso alpino, Polizia, 118 e Vigili del fuoco intervenuti con l’elicottero per il recupero del corpo.
La passione per le escursioni
L’incidente è avvenuto intorno alle 14. I due amici erano stati a pranzo in un ristorante del posto poi la passeggiata, una delle tante che il professionista amava fare nel week-end quasi sempre insieme allo stesso amico e, a volte, anche all’adorato pitbull di lui. Muredda, originario del quartiere Monte Mario, a nord della Capitale, aveva aperto uno studio in via Ada Negri, a Talenti, ma una volta alla settimana riceveva anche in Prati. Dopo avere iniziato Ingegneria all’Università, aveva scoperto la passione per l’osteopatia. «Lavorava in palestra come personal trainer e nel frattempo studiava per specializzarsi», ricorda Alessia Ferri, un’amica e paziente. «Giovedì ero stata da lui e mi aveva anticipato la gita al Terminillo. Faceva escursioni di media difficoltà, perlopiù sull’Appennino centrale, con lui quasi sempre un amico e il suo cane. Era una brava persona», racconta in lacrime.
La reazione dello staff della Nazionale di basket
Sconvolto anche lo staff della Federazione italiana pallacanestro in carrozzina. Carlo Di Giusto, romano doc e direttore tecnico della nazionale ricorda «l’avventura ai Mondiali in Germania, era il 2018, lui si mise subito a disposizione. Un professionista serio e scrupoloso, un uomo in gamba che mancherà a tutti. Ci stringiamo ai familiari». A quanto pare per l’escursione di ieri Muredda e l’amico non avevano un equipaggiamento particolarmente adatto. Forse il pendio si è rivelato più difficoltoso del previsto. Per chiarire l’esatta dinamica dell’incidente, a ogni modo, sarà aperta un’inchiesta.
Ida Cesaretti