Roma, 25 mar – Roma, nei guai il “boss delle escort”: i ricatti a chi non voleva pagare le “sue” donne. Il truffatore si definiva anche “capo dei sicari” e affiliato del “clan Spada”, prendeva i dati di uomini che frequentavano siti hard e li chiamava ricattandoli. I siti erano stati creati appositamente dall’uomo per adescare le sue vittime.
Roma, nei guai il “boss delle escort”: i ricatti a chi non voleva pagare le “sue” donne
Da febbraio sono state molteplici le segnalazioni di uomini che sono caduti nella truffa. Le vittime, attraverso un sito di incontri, prendono degli appuntamenti con delle fantomatiche escort. Un incontro che però non avverrà mai, da qui ha inizio il raggiro. Il modus operandi del truffatore è sempre lo stesso: chiama o manda messaggi su whatsapp alla vittima, la accusa di aver fatto perdere tempo alla “sua” donna, e la minaccia di raccontare tutto a moglie, fidanzata, compagna se non addirittura al datore di lavoro se non avesse pagato. In alcuni casi l’uomo avrebbe cercato di estorcere oltre mille euro al malcapitato.
Le testimonianze delle vittime
Tra i racconti delle vittime c’è anche chi dice di aver ricevuto minacce di morte e che l’uomo si sia spacciato per un affiliato del “clan Spada”. Diverse sono le testimonianze degli uomini caduti nel raggiro. C’è chi dice di essere stato contattato da questo presunto “boss delle escort” e che sia stato minacciato di morte se non avesse pagato. E chi si è visto inviare foto di aggressioni e pistole al fine di estorcergli soldi. Le vittime hanno tutte sporto denuncia ma ancora non si conosce l’identità del truffatore.
Elisabetta Valeri