Roma, 24 mar – Ieri pomeriggio presso l’hotel Parco dei Principi di Roma Vittorio Sgarbi ha presentato la sua lista Rinascimento Io Apro. Un’assemblea fondativa che ha visto tante testimonianze e contributi di imprenditori, sportivi, personalità della società civile, tutti con la stessa voglia di trovare una nuova rappresentazione dei propri bisogni e delle proprie idee dopo gli anni della pandemia e i governi Conte e Draghi.
Vittorio Sgarbi presenta Rinascimento Io Apro a Roma
E nel suo intervento Sgarbi ha infatti ribadito la sua posizione di totale opposizione alle misure governative limitative delle libertà individuali ed imprenditoriali imposte prima da Conte poi da Draghi nei due anni di pandemia con la ‘scusa’ del virus. Nel discorso che ha aperto i lavori dell’assemblea Sgarbi ha messo bene in chiaro quali siano i punti cardine del movimento: la tutela della libertà individuale (esigenza viva più che mai dopo l’imposizione dell’obbligo vaccinale) la protezione della bellezza del patrimonio turistico dell’Italia. Lo storico dell’arte ha chiarito che lo scopo di Io Apro è la partecipazione alle prossime elezioni amministrative e politiche. Tutto questo senza apparentamenti o alleanze prestabilite – anche se in nessuno dei discorsi sono state in effetti escluse a priori. Sgarbi ha parlato anche della guerra in Ucraina, dichiarandosi contrario l’invio di armi all’esercito di Zelensky (lo storico dell’arte è stato anche protagonista di uno scontro molto acceso col presidente del Consiglio proprio sul tema). Alla presentazione del nuovo soggetto politico ha partecipato ovviamente anche il ristoratore fiorentino di origini egiziane Momi El Hawi.
“Defraudati dalle scelte governative”
Sgarbi lancia parallelamente il ristoratore Umberto Carriera come sindaco di Pesaro. “Io Apro – ha detto Carriera – può fare leva su una organizzazione che conta più di 80mila tesserati, tra commercianti, partite iva, insieme con tutto il popolo dei No Green Pass e dei Free Vax”. Insomma, Sgarbi fa da Caronte per lo sbarco in politica di quanti si sentono “defraudati dalle scelte governative, in primo luogo dall’obbligo vaccinale e dall’introduzione del certificati verdi”. I ristoratori contro il green pass si affiancano a Sgarbi perché, come emerge da molti interventi che si sono susseguiti dal palco, è l’unico che gli ha prestato ascolto e si è mantenuto coerente nelle sue posizioni sull’autodeterminazione individuale rispetto al vaccino e non solo. I ristoratori facenti parte del movimento Io Apro si sono sentiti abbandonati dalle forze politiche che all’inizio li avevano appoggiati: “E’ proprio così, e infatti mi spingono a correre contro il centrodestra” dichiara Sgarbi “ma di questo dobbiamo parlare, magari distinguere caso per caso alle Comunali e poi ragionare su possibili accordi per le Politiche”.
Ilaria Paoletti