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Tragedia a Roma, mamma ucraina muore davanti ai figli dopo 30 ore di viaggio

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Roma, 20 mar – Tragedia a Roma, mamma ucraina muore davanti ai figli dopo 30 ore di viaggio.
E’ successo all’arrivo del pullman partito da Ternopil per la Capitale.

Tragedia a Roma, mamma ucraina muore davanti ai figli dopo 30 ore di viaggio

Una donna ucraina di 46 anni in fuga dalla guerra nel suo Paese è morta  a Roma: il dramma venerdì mattina all’Ostiense, dove Natalia Kretova era appena arrivata con i suoi figli dopo un viaggio di 30 ore in un pullman partito da Ternopil – città dell’Ucraina occidentale – ed arrivato al ribattezzato capolinea del corridoio umanitario di Roma. La tragedia è successa in piazzale 12 ottobre 1492, a due passi da Eataly, intorno alle 7:30 del 18 marzo. Qui la donna, nata e cresciuta nella città di Cortkiv, era appena scesa da un pullman arrivato nella Capitale dopo un viaggio della speranza durato 30 ore. Una volta scesa dal bus Natalia Kretova si è accasciata in terra accusando dei dolori al torace. E’ stata da subito soccorsa dal personale del 118 presente all’Ostiense, ma nonostante un tentativo di rianimazione è morta poco dopo, proprio davanti agli occhi dei suoi due figli, un maschio ed una femmina di 11 e 12 anni.

I figli rimasti senza madre

Sul posto numerose pattuglie della polizia di Stato con gli agenti del commissariato Colombo che hanno quindi ascoltato le testimonianze dei passeggeri presenti sul pullman. Una suora che ha riferito che la donna era arrivata in Italia senza avere parenti o conoscenti che la potessero ospitare. Da qui la proposta della religiosa che aveva offerto alla profuga alloggio nella struttura dove risiede a Castel Gandolfo, dove Natalia purtroppo non è mai arrivata. Nei bagagli della 46enne sono stati ritrovati alcuni farmaci che la donna usava per curare l’ipertensione di cui soffriva. Accertato il decesso per cause naturali, la salma di Natalia Kretova è stata messa a disposizione del medico necroscopo mentre i due figli rimasti senza madre saranno ospitati nella struttura religiosa dei Castelli Romani dove dovevano andare con la mamma.

La testimonianza dei soccorritori

A spiegare come i soccorritori abbiano provato a salvare la 46enne ucraina Ares 118 che in una nota stampa scrive: “Alle ore 7.36 è arrivata nella centrale operativa 118 di Roma una richiesta di soccorso da parte della polizia di Stato, che ci allertava per una signora colta da malore. Alle ore 7.37 è stata attivata l’ambulanza della postazione del Cto, che è giunta sul posto alle ore 7.46, seguita dall’automedica della postazione San Camillo. All’arrivo sul posto, la signora era non cosciente ed in arresto cardiocircolatorio. L’equipe sanitaria ha provato a rianimare il paziente, ma tutti i tentativi sono stati purtroppo vani. Alla famiglia della signora ed a tutta la comunità ucraina vanno le più sentite condoglianze da parte di tutta l’azienda”.

Ida Cesaretti

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