Home Cronaca Paura caro bollette, condomini romani spengono i termosifoni: “Ridurre orario riscaldamento”

Paura caro bollette, condomini romani spengono i termosifoni: “Ridurre orario riscaldamento”

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Roma, 10 mar – Paura caro bollette, i condomini romani spengono i termosifoni. La nota di Anaci Roma: “Stiamo suggerendo di ridurre di due, tre ore l’accensione dei termosifoni. In tanti stanno aderendo”.

Paura caro bollette, i condomini romani spengono i termosifoni

I condomini di Roma corrono ai ripari: il caro energia, spinto dalla  crisi ucraina in corso e l’innalzamento dei prezzi delle materie prime provenienti dalla Russia, ci mette di fronte alla possibilità di trovarsi a pagare bollette stellari. Da qui la risposta di Anaci: “Stiamo suggerendo di ridurre di due, tre ore l’accensione dei termosifoni” spiega a RomaToday Rossana De Angelis, presidente dell’Associazione nazionale amministratori di condominio.   “Tra i consigli in generale c’è quello di ottimizzare il funzionamento dei riscaldamenti, ad esempio spegnendoli quando si è fuori casa tutto il giorno” continua De Angelis.

Anche Gualtieri corre ai ripari

Anche il sindaco Roberto Gualtieri prenderà provvedimenti per quel che riguarda i consumi energetici degli edifici comunali.  “Il caro bollette ha un impatto molto significativo, che abbiamo calcolato per Roma tra i 40 e i 50 milioni in un anno: ovvero tre anni di trasporto scolastico, tre mesi di mense, 180 chilometri di manutenzione stradale” diceva a febbraio Gualtieri mentre  annunciava lo spegnimento delle luci per una sera a palazzo Senatorio. U

La crisi dei vari settori

A metà febbraio Arera (l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) in audizione al Senato ha fornito i primi numeri, da capogiro: “Pur con gli interventi straordinari da parte del Governo, nel primo trimestre 2022 sul primo trimestre 2021 si è registrato un aumento del 131% per il cliente domestico tipo di energia elettrica (da 20,06 a 46,03 centesimi di euro/kWh, tasse incluse) e del 94% per quello del gas naturale (da 70,66 a 137,32 centesimi di euro per metro cubo, tasse incluse)”. Il grano “ha messo a segno un aumento del 40,6% in una settimana” ha raccontato il presidente di Coldiretti Lazio David Granieri, “arrivando a un livello che non si raggiungeva dal 2008”.

Ida Cesaretti

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