Roma, 10 mar. – Adesso la Russia pretende la riconsegna delle opere d’arte date in prestito. La guerra in Ucraina ha colpito anche il mondo dell’arte.
Adesso la Russia pretende la riconsegna delle opere d’arte date in prestito
A seguito del conflitto e delle sanzioni che vengono puntualmente applicate alla Russia, questa ha deciso di chiedere o meglio, ha preteso, la restituzione di tutte le opere d’arte date in prestito per diverse mostre. E’ lo stesso museo Ermitage di San Pietroburgo a richiedere l’interruzione di tali prestiti. Le mostre prese di mira in Italia sono quelle di Palazzo Reale di Milano e alle Gallerie d’Italia. Il ministro della Cultura, Dario Franceschini spiega che quando viene richiesta la restituzione di opere date in prestito da parte del proprietario, queste devono essere riconsegnate. E’ lo stesso direttore del museo russo, Mikhail Piotrovsky, a scrivere al Palazzo Reale chiedendo la riconsegna. L’Ermitage è un museo statale e le direttive provengono direttamente dal ministro della Cultura russo. Le opere da restituire sono attualmente esposte nella mostra di “Tiziano e l’immagine della donna”. Piotrovsky, nella sua comunicazione, si scusa per eventuali inconvenienti causati dalla richiesta. Mentre sono ben 23, le opere che dovranno essere rese dalle Gallerie d’Italia esposte nella mostra intitolata “Grand Tour. Sogno d’Italia da Venezia a Pompei”.
La restituzione è estesa anche alla Fondazione Fendi a Roma
L’Ermitage ha richiesto anche alla fondazione Fendi la riconsegna delle opere date in prestito, puntando l’attenzione soprattutto su un’opera di Pablo Picasso intitolata “Giovane donna”. La mostra “Pablo Picasso Giovane donna 1909” era prevista per il 15 maggio.
Elisabetta Valeri