Roma, 8 mar – Mario Giordano, conduttore di “Fuori dal coro”, lo ammette: “Le immagini che abbiamo mandato in onda non sono della guerra in Ucraina”.
“Fuori dal coro” ammette: “Le immagini che abbiamo mandato in onda non sono della guerra in Ucraina”
“Ebbene sì, vi devo fare una confessione, la scorsa settimana abbiamo sbagliato! Queste due immagini non sono immagini della guerra in Ucraina. Imperdonabile errore ma quello che vi abbiamo raccontato è reale. Stasera continueremo a farlo e ci faremo anche delle domande perché noi siamo e saremo sempre #Fuoridalcoro”.
“Ma la gente nei bunker ci va davvero”
Giordano si è scusato col suo pubblico precisando che in ‘tre ore di trasmissione’ c’è stato un errore e che sì, le immagini spacciate per ucraini in fuga in un bunker erano false “ma” gli ucraini nei bunker ci sono per davvero e che, ancora, è vero che altre immagini non erano relative ai bombardamenti su Kiev “ma” i bombardamenti ci sono stati davvero. Scuse ‘non proprio’ scuse quelle di Mario Giordano del quale, però, apprezziamo la schiettezza – a differenza di altre testate o telegiornali lui è tornato sui suoi passi e ha chiesto scusa agli ascoltatori. Anche perché, va detto, Fuori dal coro in piena infodemia da Covid ha portato avanti tesi non ortodosse e ha posto dubbi in un modo che nessun altro si azzardava a fare.
Ucraina e fake news: tifosi del CSKA Mosca fatti passare per ucraini in fuga
Ad accorgersi del madornale errore compiuto (forse in buona fede) dalla redazione di Fuori dal coro è stato uno spettatore dall’occhio di falco che ha registrato e datato la trasmissione condotta da Mario Giordano su Rete 4. Il video, diffuso poi sul web proprio dallo stesso spettatore (@cirimba) mostra chiaramente delle persone correre disperate per delle scale mobili. La didascalia scelta dal programma non lascia dubbi: “Guerra all’Ucraina il dramma nei bunker: ‘Noi in fuga dalle bombe”. Segue, a distanza di qualche secondo, il filmato integrale dell’incidente occorso nel 2018 ai tifosi del CSKA Mosca a Roma. Non c’è dubbio: le immagini sono le stesse. Era il contesto ad essere radicalmente diverso.
Ilaria Paoletti