Roma, 8 mar – “Se durante la pandemia abbiamo obbligato gli italiani a restare chiusi in casa per mesi, perché in una situazione di emergenza energetica non chiedere loro di risparmiare energia?”: la proposta della dottoressa Antonella Viola in un articolo per La Stampa.
“Siamo in emergenza energia, obblighiamo italiani a risparmiarla”: la proposta della virologa Viola
La dottoressa Antonella Viola ha firmato un articolo su La Stampa parlando del conflitto in Ucraina e delle sfide che esso pone all’Italia. Sfide che vedono in prima posizione ovviamente quella energetica. Come scrive Francesco Borgonovo su La Verità, “se nel pieno dell’emergenza tutto è possibile, non resta che prolungare l’emergenza all’infinito o sostituire un’emergenza con un’altra: prima il virus, in seguito la guerra, quindi la fine dell’umanità causata dal riscaldamento globale. Si agita lo spauracchio della potenziale catastrofe e si chiede un piccolo sacrificio, un «male minore» per evitare il «male assoluto»”.
Un green pass energetico?
Secondo la virologa non bisogna riattivare le centrali a carbone perché “minacciano la salute”. Lei ha una soluzione per ‘convivere’ con l’eventuale mancanza di approvvigionamento energetico causato dal conflitto tra Ucraina e Russia: “Se durante la pandemia abbiamo obbligato gli italiani a restare chiusi in casa per mesi, perché in una situazione di emergenza energetica non chiedere loro di risparmiare energia? Credo che gran parte degli italiani preferirebbero consumare meno, fare qualche rinuncia in più, piuttosto che rivedere attive le centrali a carbone”.
L’Europa punta a ridurre dell’80% la dipendenza dal gas russo
L’Europa, nel frattempo, punta a ridurre dell’80% già entro quest’anno la sua dipendenza dal gas russo. È questo il principale obiettivo del piano d’emergenza per l’energia che sarà presentato oggi. Per coprire i 155 miliardi di metri cubi di gas oggi provenienti dalla Russia, secondo indiscrezioni l’Ue si affiderà soprattutto a maggiori importazioni di gas naturale liquefatto (come quelle di cui si è parlato per l’Italia in Qatar), forniture di gas attraverso gasdotti alternativi a quelli di Mosca e il potenziamento delle rinnovabili. Anche l’Italia è fiduciosa nel riuscire a ridurre la dipendenza dalla Russia nelle importazioni di metano. “Per la metà dell’anno, circa la metà del gas importato dalla Russia sarà sostituita da altre fonti”, ha dichiarato il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani.
Ilaria Paoletti