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Roma, Boldrini in piazza contro Putin: “Simboli della Resistenza partigiana l’invasione”

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Boldrini Russia

Roma, 26 feb – Roma, Laura Boldrini in piazza contro la guerra: “Simboli della Resistenza partigiana contro Putin”.  Il popolo della pace ha scelto la centrale piazza Santi Apostoli, che si è riempita di partecipanti, per chiedere lo stop immediato dei combattimenti in Ucraina e l’apertura di una nuova fase di negoziato.

Roma, Boldrini in piazza contro Putin: “Simboli della Resistenza partigiana l’invasione”

Una piazza, quella che ha da poco concluso la manifestazione, che non ha mancato di esprimere la sua forte critica al presidente russo Vladimir Putin che ha scatenato la guerra. Su alcuni cartelli, portati dai manifestanti, infatti, oltre ad essere scritto: “Tagliate la Russia dallo Swift”, vi era un evocativo: “Adolf Putin”. In piazza anche le bandiere della pace, accanto a quelle dell’Ucraina e delle organizzazioni sindacali che hanno sostenuto l’iniziativa. Un corteo partito dal Colosseo ha poi fatto tappa in piazza Santi Apostoli.

“Con sindacati, associazioni e simboli della #Resistenza partigiana come #LucianaRomoli per una grande mobilitazione contro l’invasione dell’#Ucraina” scrive sul suo profilo Twitter Laura Boldrini, anche lei in piazza “Politica, istituzioni, società civile insieme per fermare #Putin. #UkraineUnderAttack #UcraniaRussia”.

Fratoianni: “Dobbiamo evitare sanzioni”

“Siamo qui contro l’aggressione di Putin che va condannata senza mezzi termini. Per la pace. E’ ora che si fermi una politica costruita su blocchi che si contrappongono e che alimentano solo un’instabilità che poi porta alla guerra. Guerra che, come sappiamo, ha una prima vittima: i civili. Quindi si lavori per il cessate il fuoco. Poi si metta al centro una politica di pace per il mondo”. Lo ha detto il segretario nazionale di Sinistra italiana Nicola Fratoianni parlando con i cronisti a margine della manifestazione pacifista di piazza Santi Apostoli. “Bisogna mettere in campo in queste ore ogni strumento non militare perché se qualcuno pensa di rispondere alle bombe con le bombe vuol dire avviare il mondo verso una tragedia incalcolabile”, ha aggiunto. “Bisogna utilizzare ogni strumento sapendo che anche quelli economici devono essere utilizzati non tanto per tutelare i nostri interessi. Non e’ questione di calcolo egoistico, ma dobbiamo evitare che le sanzioni che magari rivolgiamo agli oligarchi russi, che tengono i soldi al sicuro da qualche parte, colpiscano invece le solo popolazioni civili. Anche su questo bisogna fare un ragionamento intelligente. Ogni sforzo ora – ha concluso Fratoianni – deve essere fatto dalla comunità internazionale e dal popolo della pace, che abbiamo visto in tante piazze italiane oggi, per evitare che le prossime ore diventino teatro di un bagno di sangue a Kiev, e per aprire una trattativa per il cessate il fuoco”.

Leonardo Nicolini

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Avvocato, rugbista, scrivo di cronaca ma non disdegno lo sport.

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