Roma, 18 feb – Usb, blitz dei lavoratori contro Zara: “Trattati come schiavi, nostri diritti non sono in saldo”. Dopo il blocco e lo sciopero presso il magazzino di stoccaggio del gruppo Inditex a Castel Giubileo i lavoratori tornano a protestare e questa volta lo fanno direttamente davanti ai negozi di Zara: prima in via del Corso, poi a Circonvallazione Appia.
(Video) Blitz dei lavoratori contro Zara: “Trattati come schiavi, nostri diritti non sono in saldo”
“Ancora una volta i lavoratori degli appalti Zara vengono discriminati e trattati come schiavi.
Mentre si spingono i clienti ad acquistare online, puntando a ridurre il personale dei negozi, i
lavoratori nei magazzini vengono massacrati tra aumento dei carichi lavorativi, mancanza di diritti
ed insulti razzisti” si legge nel volantino distribuito dai lavoratori in sciopero firmato da Usb “da anni i magazzinieri che si occupano della logistica Zara lottano per migliorare le proprie condizioni lavorative e per la propria dignità, ma per Zara e le aziende collegate al gruppo Inditex i lavoratori sono soltanto un costo da tagliare”. Oggi i lavoratori dello stabilimento di stoccaggio del gruppo Inditex si sono mischiati alla folla di via del Corso, impegnata nello shopping, per manifestare e reclamare il loro diritto al lavoro.
“Minacce, provvedimenti disciplinari e comportamenti razzisti”
“E’ infatti in atto un processo di sostituzione dei lavoratori che hanno faticosamente ottenuto diritti su tutto il territorio nazionale” si legge ancora nelle rivendicazioni del sindacato. “Si vogliono cacciare i lavoratori con anzianità e livelli di inquadramento più alti per sostituirli con lavoratori interinali, con meno diritti e più ricattabili. Per fare questo si utilizzano le minacce, i provvedimenti disciplinari e i comportamenti razzisti nei confronti dei tanti lavoratori stranieri che nel freddo dei magazzini di stoccaggio lavorano per fornire la merce ai negozi”.
“Per Zara viene prima il profitto della salute”
“Dopo i licenziamenti dei lavoratori di Torino, è nuovamente il turno dei lavoratori di Castel
Giubileo, che in passato hanno già difeso con la lotta il loro posto di lavoro e per questo sono stati
anche aggrediti da parte dei vigilantes inviati dall’azienda durante uno sciopero nel 2019″. “Oggi – si legge ancora nel comunicato – gli stessi lavoratori vengono nuovamente minacciati di licenziamento attraverso l’assunzione, da parte dell’azienda Fiege Logistic, di un numero spropositato di personale interinale con il chiaro intento di sostituirli, mentre quotidianamente sono fatti oggetto di minacce e atteggiamenti razzisti da parte dei referenti aziendali, costretti a lavorare in magazzini fatiscenti, senza servizi igienici degni e a restare sul posto di lavoro in piena pandemia anche quando malati, perché la produzione viene prima della salute per Zara e le aziende collegate. Diciamo basta al modello di sfruttamento di ZARA e dei suoi partners, i diritti dei lavoratori non sono in saldo!”.
Ilaria Paoletti