Roma, 16 feb – Ieri Luca Palamara, ex magistrato e ‘denunciatore’ del “Sistema” interno al Csm, è intervenuto a Fuori dal Coro. Incalzato dal conduttore Mario Giordano, che gli ha rappresentato la situazione di una famiglia che non riesce a rientrare in possesso della sua proprietà occupata, dichiara: “Tanti cittadini non si sentono tutelati dalla giustizia. Ma bisogna resistere alla tentazione di farsi giustizia da sé”.
Palamara a ‘Fuori dal Coro’: “Se giustizia non tutela i cittadini si torna alla legge della giungla”
“E’ vero, il cittadino di fronte a ciò non può sentirsi tutelato” risponde Palamara a Giordano quando questi gli ricorda che questa famiglia non riesce a rientrare in possesso di una sua proprietà “però io faccio un’attività di denuncia, io nel libro denuncio un aspetto diverso della giustizia. Qui parliamo di casi concreti. Bisogna essere chiari: ma non si può fare di tutta l’erba un fascio. In alcuni casi ci sono stati provvedimenti dei giudici, provvedimenti corretti. Il problema è che questi provvedimenti non vengono eseguiti”. “Questo è un problema grosso, enorme” ricorda il l’ex pm, da poco uscito con il nuovo libro – denuncia “Lobby e logge” “perché manca la forza pubblica o, come negli ultimi episodi, si adduce un impedimento, ampliato dalla crisi pandemica. Nella sostanza cosa accade che il diritto di proprietà non viene tutelato”. “E’ inevitabile che si rischia di tornare alla legge della giunga, dove ognuno si fa giustizia da solo”, continua Palamara”.
“Un altro frutto di un sistema malato”
Poi Giordano gli chiede se, per lui, la legge della giungla non sia solo un altro frutto del “sistema” malato da lui denunciato, che opera in seno alla giustizia italiana. “E’ frutto anche di un sistema malato, di una normativa antica” risponde Palamara “che crea disaffezione da parte dei cittadini, ma non bisogna perdere le speranze. Bisogna resistere alla tentazione di farsi giustizia da sé”.
Luciano Guido