Roma, 14 feb – Oggi Luca Palamara è stato ospite in collegamento con Mattino 5, il contenitore del mattino di Canale 5. In questo segmento ha parlato della riforma Cartabia del Csm e ha ribadito come, a suo avviso, l’unico vero meccanismo per garantire la neutralità delle cariche sia il sorteggio.
(Video) Referendum giustizia, Palamara a Mattino 5: “I cittadini hanno il diritto di dire la loro”
“I magistrati si stanno guardando queste vicissitudini pensando ‘vai, tanto non cambia niente’. Bisogna essere sinceri” dichiara l’ex magistrato a Mattino 5″. “Bisogna anche lanciare un messaggio distensivo: questo è un passaggio a cui si è arrivati e che non va visto con inquietudine da parte del cittadino. Ci si è arrivati per fare chiarezza, per far capire a tutti quello che accade in un mondo come quello della magistratura indispensabile per il vivere civile”. “La magistratura deve ispirarsi ad un principio di imparzialità”, ribadisce Palamara, che è in libreria con la sua ultima fatica, Lobby e Logge, proseguo ideale de Il Sistema (sempre scritto in tandem con Sallusti, anche lui in collegamento). “La magistratura vede inequivocabilmente una componente più ideologizzata ed una componente che invece è più attenta al lavoro del quotidiano: questa è la parte silente, che però non viene fuori”. Palamara sostiene inoltre che gli appartenenti a questa ‘parte silente’ facciano meno carriera, proprio perché non appartengono a nessuna corrente politica.
“Referendum? Anche i cittadini debbono poter dire la loro”
“Bisogna essere realisti, non è questo il meccanismo per risolvere il problema” dice Palamara riferendosi alla nuova riforma “se anche un magistrato noto si candida, in questo modo, se non appartiene ad una corrente difficilmente verrà eletto”. “Bisogna saperselo dire: basta con quel velo di ipocrisia che ormai non viene più accettato da nessuno”, insiste Palamara. “Io da uomo dell’Anm l’unica riforma che temevo era il sorteggio, perché toglie il ‘giochino’ alle correnti”, ricorda ancora l’ex magistrato. “Sul referendum della giustizia, bisogna puntualizzare che i temi della giustizia ormai sono stati sdoganati, sono usciti dai convegni con i giuristi: anche i cittadini debbono poter dire la loro”, insiste Palamara.
Luciano Guido