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Turismo, sindacati Roma e Lazio: “Oggi presidio unitario #SalviAMOilTURISMO”

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Palozzi, cultura e turismo

Roma, 3 gen – Turismo, sindacati Roma e Lazio: “Oggii presidio unitario #SalviAMOilTURISMO”. I sindacati dei lavoratori del turismo scendono in piazza per difendere il loro lavoro.

Turismo, sindacati Roma e Lazio: “Domani presidio unitario #SalviAMOilTURISMO”

Giovedi 3 febbraio, dalle 14 alle 17, all’ingresso di Villa Borghese che insiste su Via Pinciana (incrocio tra Via Pinciana e Via Antonello Trombadori), si terrà il secondo presidio unitario promosso da Filcams CGIL Roma Lazio, Fisascat CISL Roma Capitale e Rieti e UILtucs Lazio contro le procedure di licenziamento che stanno interessando il settore alberghiero e per chiedere misure urgente a sostegno della filiera del turismo.  Questa è solo l’ennesima protesta di piazza delle sigle che rappresentano i lavoratori nel settore alberghiero e non solo: la scorsa volta, in presidio, c’erano anche le lavoratrici e i lavoratori colpiti dalle procedure di licenziamento che hanno coinvolto tre storici alberghi – Sheraton, Majestic, Cicerone – per cui si prevede la perdita di 250 posti di lavoro.

I sindacati in piazza per i lavoratori licenziati dagli alberghi

“Chiediamo misure urgenti a sostegno della filiera del turismo e con urgenza il blocco dei licenziamenti, l’attivazione degli ammortizzatori sociali per scongiurare il rischio, ormai evidente, che le aziende scarichino sui lavoratori il costo della crisi pandemica.Sarà il primo momento di mobilitazione che fa da apripista ad una vertenza di settore. Il presidio si terrà in concomitanza e poco distante dalla sede in cui si discuterà la procedura di licenziamento collettivo dello Sheraton, presso la sede di Federalberghi di Corso d’Italia”.

Il Covid uccide il turismo, lo Sheraton licenzia tutti i suoi lavoratori

Il celebre Sheraton Roma Hotel & Conference Center ha deciso di licenziare tutti i suoi lavoratori: l’hotel ha chiuso a causa della pandemia dal 16 marzo del 2020 e non ha mai più riaperto.  In totale, vengono licenziati 164 dipendenti su 166. Dopo due anni di cassa integrazione rimangono senza lavoro e con un palmo di naso tutti i dipendenti dell’area amministrativa, cuochi, addetti alle camere e alle prenotazioni.  Ovviamente sulla decisione ha influito la crisi economica che ha lasciato lo Sheraton e  le sue 640 (nonché 30 sale adibite a convegni ed eventi) praticamente vuote, stessa sorte riservata ai tre ristoranti dell’hotel di lusso.

Ilaria Paoletti

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