Roma, 26 gen – Fidene, si arrampica sulla grondaia per fare pace con la fidanzata: volo di 9 metri per l’innamorato. C’è chi dice che il romanticismo è morto, ma la storia di quest’uomo dice il contrario – lui è caduto dal terzo piano, non è morto (ma è ridotto male).
Fidene, si arrampica sulla grondaia per fare pace con la fidanzata
Una lite tra fidanzati finita in tragedia, è il caso di dirlo, quella tra due romani, raccontata dal Messaggero. Il motivo del contendere non è noto, ciò che si sa è che ad un certo punto la fidanzata rifiutava le telefonate e i messaggi del suo (ex?) uomo. Tanto da spingere il 43 enne a raggiungerla a casa sua, in zona Fidene – via Monte Grimano. La donna vive infatti in un complesso residenziale alle spalle del parco delle Sabine. Una volta suonato al citofono senza fortuna, l’innamorato ha optato per l’arrampicata.
La caduta nel vuoto
Dopo aver scalvato un muretto di recinzione, ha passato un’area con la piscina e si è ritrovato davanti al palazzo della ragazza. Qui, ha usato le tubature esterne per arrampicarsi fino al terzo piano. Come è comprensibile, i condomini che se ne sono accorti hanno lanciato immediatamente l’allarme: non era assurdo scambiarlo per un topo d’appartamento. Così iniziano gli attimi di panico: i condomini gridano dalle finestre e lo minacciano. Lui, agitato, perde la presa e cade dal terzo piano.
Pensavano fosse un ladro
Sul posto arrivano gli agenti di polizia del distretto Fidene-Serpentara e ovviamente anche un’ambulanza. Le condizioni dell’uomo appaiono subito molto gravi. Viene portato al policlinico Umberto I e sottoposto ad una delicata operazione alla testa e ad un intervento maxillo-facciale per ridurre le fratture al cranio e alla mandibola. La fidanzata, informata dei fatti, lo ha raggiunto in ospedale. E’ stata lei a ‘scagionarlo’ dall’accusa di essere un ladro.
Luciano Guido