Roma, 21 gen – Massacrata di botte dal compagno si ‘salva’ in un bar: arrestato cittadino libico. Dopo l’aggressione era già pronto a fuggire in Francia. E’ stato arrestato al confine.
Massacrata di botte dal compagno si ‘salva’ in un bar: arrestato cittadino libico
Si è salvata grazie a un bar aperto di via Nomentana: una cittadina marocchina, sanguinante, ha chiesto aiuto al titolare di un bar in zona ponte Tazio e ai clienti. Questi l’hanno protetta dalla violenza del suo compagno, costringendolo a fuggire, e hanno chiamato i soccorsi. E’ successo la mattina del 13 dicembre scorso. la vittima, una cittadina marocchina di 33 anni, è stata portata al policlinico Umberto I con i medici che le hanno riscontrato un trauma cranico facciale e varie fratture. Trattenuta con prognosi di 40 giorni adesso sta faticosamente guarendo. Carabinieri e procura sono riusciti a rintracciare un libico di 35 anni, già pronto a scappare in Francia.
Le indagini a Roma
I carabinieri della stazione di viale Libia hanno raccolto le testimonianze dei presenti e della donna vittima, acquisendo inoltre il referto medico prodotto dal policlinico Umberto I. Gli investigatori si sono diretti in una baracca nei pressi di ponte Tazio dove sarebbero avvenute le violenze. Nella baracca sono state rinvenute tracce di sangue. Ma del libico nessuna traccia.
Respinto alla frontiera
Inserita nella banca dati delle forze di polizia una “nota di rintraccio”, si è risaliti, lo scorso 20 dicembre, al cittadino libico che avrebbe tentato di attraversare la frontiera di Ventimiglia per dirigersi in Francia. Qui è stato respinto e indiziato del delitto. Portato nel carcere di Sanremo, il fermo è stato convalidato il 22 dicembre dal gip del tribunale di Imperia che ha disposto per l’uomo la custodia cautelare in carcere e trasferendo gli atti al tribunale di Roma. Lo scorso 7 gennaio, con una ordinanza, il gip di Roma ha rinnovato la custodia cautelare in carcere per il cittadino libico che rimarrà in carcere, a Sanremo.
Livia Ievoli