Roma, 21 gen – Green pass, i tabaccai contestano Draghi: “Non finisce qui, daremo battaglia”. “Contestiamo la decisione del Governo e ribadiamo che no, non e’ possibile controllare la certificazione vaccinale a tutti i nostri clienti. non finisce qui”.
Green pass, le parole del presidente nazionale della Federazione Italiana tabaccai
Queste le parole del presidente nazionale della Federazione Italiana tabaccai, Giovanni Risso, a commento della decisione del Governo di introdurre l’obbligo di controllo del Green Pass anche nelle tabaccherie: “Non e’ mancanza di volontà, e’ una questione del tutto pratica. I tabaccai sono spesso soli in tabaccheria e, di certo, non possono allontanarsi dal bancone per controllare il green pass sulla soglia della tabaccheria”.
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“Le persone andranno altrove”
“Non si puo’ assumere qualcuno solo per questo, impensabile perdere minuti per un controllo a fronte di una vendita realizzata in pochi secondi”, prosegue Risso. “I più affezionati dei clienti sbufferanno ma attenderanno il loro turno. Le persone di passaggio no, e andranno altrove. Di certo, noi perderemo più tempo per assolvere ad un obbligo insensato, che per servire chi entra nelle nostre tabaccherie con la fiducia e l’apprezzamento di sempre”. “Non lo nascondiamo, l’amarezza c’è. Ancor di più perché siamo tra le categorie che più hanno contribuito, con il loro lavoro, a mantenere in piedi l’economia del Paese in un momento di estrema difficoltà. Ma ancor di piu’ ci dispiace per i nostri clienti che saranno costretti a fare la fila e con i quali ci scusiamo anticipatamente per le lungaggini che dovranno sopportare. – conclude il presidente Nazionale della Fit – Ci sarebbe piaciuto poter fare diversamente e per questo contestiamo la decisione del Governo, con la consapevolezza che si tratta di un altro regalo al contrabbando. Questo sì, inammissibile. Non finisce qui, daremo battaglia”.
Luciano Guido