Roma, 18 gen – Mogol, l’appello a Draghi e Franceschini: “Aiutate il settore dello spettacolo”. La missiva del presidente di SIAE al governo.
Mogol, l’appello a Draghi e Franceschini: “Aiutate il settore dello spettacolo”
Nella missiva, Mogol si rivolge al premier e al ministro della Cultura chiedendo nuovi sostegni a favore degli autori, degli artisti e di tutti lavoratori dello spettacolo e degli altri settori culturali. “Nel mio ruolo di Presidente della maggiore società di intermediazione italiana dei diritti di autore, che questo anno taglia il traguardo dei 140 anni di straordinaria vita, intendo innanzitutto esprimere, come già fatto altre volte, un grazie sincero e non formale, anche da parte dei nostri Associati, per tutti i provvedimenti che, anche in virtù del Vostro impulso e interesse, sono stati presi, fin dall’inizio della pandemia, per alleviare la situazione degli autori e degli editori nel nostro Paese, drammatica non solo per il crollo dei proventi relativi ai diritti, ma anche per le rilevanti ricadute occupazionali nel settore della musica e dello spettacolo, dalla cui straordinaria crisi – e questo viene fatto notare assai poco – è derivato e continua a derivare un ingente calo di introiti tributari, a detrimento della finanza pubblica”, si legge nella lettera.
“La situazione rimane difficile”
Mogol ricorda i provvedimenti emanati dal governo “tutti volti, con risultati di grande successo, a dare al nostro settore, vitale per il Paese, la possibilità di uscire dal tunnel nerissimo prodotto dall’emergenza sanitaria”. “La situazione, tuttavia, rimane, come anche a voi è noto, assolutamente difficile, perché dopo l’anno nerissimo 2020 ed un primo semestre 2021 di prima risalita, i confortanti progressi del secondo semestre dell’anno scorso hanno subito una grave battuta d’arresto con l’arrivo della variante cd. omicron nel mese di novembre, che ha dato luogo ad un improvviso e drastico calo negli eventi musicali, cinematografici e assimilati nel cruciale periodo delle vacanze natalizie, calo che continua anche in relazione ai provvedimenti di sospensione degli eventi (allo stato, fino al 31 gennaio 2022) previsti dal cd. ‘decreto Natale’ n. 221-2021 (art. 6)”.
Leonardo Nicolini