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“My names is Roma”, figuraccia internazionale di Gualtieri nel video per Expo 2030

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Roma, 16 dic – “My names is Roma”, figuraccia internazionale di Gualtieri nel video per Expo 2030. Errore grammaticale in inglese nel video con cui la Capitale si candida per ospitare l’Expo in bella vista sul profilo Facebook del sindaco  Gualtieri.

“My names is Roma”, figuraccia internazionale di Gualtieri nel video per Expo 2030

Il video ‘emozionale’ di candidatura della Capitale ad Expo 2030 purtroppo porta con sé uno strafalcione in inglese che di certo non passerà inosservato: “Persone e territori: rigenerazione urbana, inclusione e innovazione”: il nostro obiettivo è fare della Rigenerazione urbana il concetto centrale di Expo2030, si legge nel testo che accompagna il video. Poi, a a un minuto e 26 secondi dall’inizio, arriva l’errore da matita rossa: “My names is Roma”, si legge nei sottotitoli in inglese.

A rimetterci è sempre Roma

Dato che nel video sui social del sindaco è  richiamato anche il Bureau International des Expositions (BIE), l’organizzazione intergovernativa incaricata di supervisionare l’organizzazione delle Esposizioni, non mancheranno di notarlo anche loro. Speriamo siano clementi. E soprattutto speriamo che chi invece era inclemente ad ogni gaffe di Virginia Raggi ora lo sia altrettanto nei confronti del sindaco dem perché, in fondo, a rimetterci è sempre l’immagine di Roma (sin’ora dell’errore se n’è accorto ‘solo’ Repubblica poi, il nulla: immaginate se l’avesse fatto Virgy …).

L’erede di Spelacchio è qui: ma per Gualtieri sui social non c’è scampo

Su Twitter il giorno dell’inaugurazione dell’albero di Natale in piazza Venezia, il nome del nostro sindaco era tra gli hashtag più usati. Ma come mai? L’albero e l’atmosfera natalizia nonché i nobili interventi circa lo sviluppo sostenibile non c’entrano molto. A farla da padrone sui thread è quella che i romani chiamano … monnezza. “Tutto ok l’ #immondizia a #Roma (zona Ottavia) non esiste più da quando c’è il nuovo sindaco.  #Gualtieri.Grazie”, scrive un utente, che mette a corredo del suo post la foto di un anfiteatro di immondizia. E a seguire un corredo di immagini poco edificanti della sporcizia nella Capitale. Questo, però, è meglio non farlo sapere a chi ci deve valutare per Expo 2030. La ‘cura Gualtieri’ ancora non fa miracoli.

Ilaria Paoletti

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