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Arriva il Super Green pass: validità dei tamponi in bilico. Ecco perché la certificazione dei vaccinati varrà “di più”

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Green pass obbligatorio

Roma, 20 nov – Il green pass si trasforma in Super Green pass. La prossima settimana  potrebbe arrivare un decreto per introdurre l’obbligo di terza dose per il personale sanitario e i lavoratori delle Rsa. Previste  sostanziali modifiche alla certificazione verde.

Arriva il Super Green pass: validità dei tamponi in bilico

I presidenti di Regione stanno facendo pressione sul governo per ottenere con misure ancora più rigide per chi non è vaccinato: la prossima settimana, dice il Corriere della Sera, si riunirà la cabina di regia. In arrivo un decreto che stabilirà l’obbligo di richiamo (terza dose per chi ha fatto Pfizer o Moderna) per il personale sanitario e i lavoratori delle Rsa. Nuove modifiche al green pass, che verrà “potenziato”: come scrivono Monica Guerzoni e Fiorenza Sarzanini sul Corriere , alcune variazioni sono praticamente certe: la riduzione della durata della certificazione da 12 mesi a 9 mesi. Ciò che riguarda invece la validità o meno del green pass ottenuto con i tamponi per entrare in determinati luoghi pubblici o accedere ad alcuni servizi, per esempio, o ancora la durata del green pass ottenuto dai tamponi (antigenici e molecolari) è ancora in ballo.

La durata del green pass

Il green pass, come sappiamo, ad oggi dura 12 mesi per chi ha completato il ciclo vaccinale. Gli ultimi studi dell’Istituto superiore di sanità hanno messo in evidenza come la copertura del vaccino diminuisca dopo 6 mesi dalla somministrazione della seconda dose: tali dati hanno persuaso il governo a intraprendere nuove misure più severe. La cabina di regia si riunirà dunque per approvare il nuovo decreto, che varerà la nuova durata della green pass a 9 mesi dall’ultima inoculazione. Introdotta con ogni probabilità anche una modifica del Qr Code che genera la certificazione verde.

La questione tamponi

Sempre a quanto riporta il Corriere, una delle ipotesi in discussione prevede l’eliminazione del tampone come metodo per ottenere il green pass per l’accesso a luoghi e servizi pubblici. I test (antigenici rapidi e molecolari) avrebbero validità sì, ma solo per accedere al proprio posto di lavoro.  VerificaC19, l’app che permette di controllare la validità del green pass, verrebbe modificata all’uopo: ad ora, infatti, non permette di apprendere a chi la utilizza la modalità con la quale è stato ottenuta la certificazione. Per poter avviare tale modifica dell’app sarà necessario un passaggio con il Garante della Privacy, che sulla violazione della privacy ha già scritto al governo la settimana scorsa.

Come si otterrà la certificazione?

Anche sulla durata dei tamponi ci sono molte novità in ballo. L’attendibilità dei test antigenici rapidi e anche la validità nel tempo dei tamponi, sia rapidi che molecolari, sono in discussione. Tra le ipotesi c’è quella di eliminare totalmente la possibilità di ottenere il green pass con i test rapidi. Un’altra ipotesi sarebbe quella di ridurre la durata della certificazione verde Covid-19 ottenuta con questa tipologia di tampone veloce, facendola passare dalle attuali 48 ore a 24 ore. Si prevede, inoltre, di ridurre anche la durata del green pass ottenuto dai tamponi molecolari, facendola scendere da 72 ore a 48.

Ilaria Paoletti

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