Roma, 28 ott – Denise Pipitone, l’intercettazione choc di Anna Corona: “Siamo stati io e Giuseppe”.
Denise Pipitone, l’intercettazione choc di Anna Corona: “Siamo stati io e Giuseppe”
Questa è la frase detta alla figlia, sorellastra della bimba scomparsa nel 2004, e registrata dai carabinieri di Trapani il 25 maggio nell’ambito delle indagini riaperte in primavera dalla Procura di Marsala. “Lo vuoi sapere cu fu tanno? Io cu Giuseppe” (Vuoi sapere chi è stato quella volta? Io e Giuseppe) dice la sorellastra di Denise Pipitone, intercettata dai carabinieri di Trapani nell’ambito delle indagini riaperte in primavera dalla Procura di Marsala, che a settembre ne ha però chiesto l’archiviazione. Parole pronunciate quasi sussurrando e che, secondo le parti civili, potrebbero riferirsi al sequestro della bimba.
Ma chi è “Giuseppe”?
Tuttavia, il “Giuseppe” di cui parla la Corona non è stato identificato. Su questa intercettazione, e non solo, punta l’opposizione delle parti civili (Piera Maggio e Piero Pulizzi, genitori di Denise, rispettivamente rappresentati dagli avvocati Giacomo Frazzitta e Piero Marino) alla richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura di Marsala dell’inchiesta che vede coinvolti, oltre ad Anna Corona, 58 anni, madre di Jessica Pulizzi, sorellastra della piccola scomparsa, processata per sequestro di minore e assolta in tutti i gradi di giudizio, anche altre tre persone.
Piera Maggio si oppone all’archiviazione
Il gip di Marsala decide il 23 novembre L’opposizione alla richiesta di archiviazione, su cui il gip di Marsala sarà chiamato a decidere il 23 novembre, è stata formulata soltanto per Anna Corona. Quest’ultima, per altro, racconta una testimone, avrebbe detto: “A picciriddra morse” (“la bambina è morta”, ndr), aggiungendo: “A Piera le si deve bruciare il cuore”. Sulla base di questi ed altri elementi, le parti civili chiedono la prosecuzione delle indagini preliminari sulla scomparsa di Denise.
Elisabetta Valeri