Roma, 27 ott – Sciopero Ama: a rischio la raccolta dei rifiuti, spazzamento e ritiro presso le utenze domestiche. Ecco quando sarà.
Sciopero Ama: a rischio la raccolta dei rifiuti. Ecco quando sarà
Sciopero Ama, l’8 novembre incroceranno le braccia i lavoratori di Ama e quelli delle società in appalto. Circa 7mila i lavoratori coinvolti a Roma. A rischio la raccolta dei rifiuti, lo spazzamento delle strade e il ritiro dell’immondizia prodotta dalle utenze non domestiche.
Ad indire lo sciopero dei servizi ambientali dell’8 novembre Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Fiadel. I sindacati, oltre al rinnovo del contratto, chiedono di migliorare le condizioni di lavoro per tutelare la salute dei lavoratori, un accordo economico migliore e il perfezionamento delle relazioni industriali. Lo sciopero dell’8 novembre dei servizi ambientali sarà per l’intera giornata e riguarderà tutti i turni di lavoro con inizio nella medesima giornata.
La contestazione a Zaghis: “Si deve dimettere”
“Ogni giorno che Zaghis trascorre da Amministratore Unico di AMA, è un problema per la città”, così Natale Di Cola, Cgil Roma e Lazio, e Giancarlo Cenciarelli, Fp Cgil Roma e Lazio in un comunicato. “Zaghis si deve dimettere e lasciare che si ricomponga un nuovo management: non si può prevedere alcun piano straordinario per pulire la città lasciando le responsabilità a chi ha gestito in modo fallimentare, inefficace e poco trasparente l’azienda partecipata dei rifiuti in questi anni”.
“Un freno su ogni fronte che ha portato al disastro: nessun piano di rilancio, nessuna soluzione concreta su impianti, mezzi e personale, relazioni sindacali messe all’angolo e ombre sulle modalità di nomine e promozioni, che già una volta ci hanno costretto a presentare esposto alla Corte dei Conti. Una modalità che, se le voci che circolano fossero confermate, parrebbe ripetersi proprio in queste ore: non vorremmo essere costretti a una nuova denuncia”, proseguono Di Cola e Cenciarelli.
“Oggi con il 60% di mezzi fermi, l’assenza di sbocchi adeguati e le condizioni di lavoro sempre più critiche, dall’organizzazione alla sicurezza, Ama si trova semiparalizzata e sottodimensionata: Zaghis, che insieme alle responsabilità politiche della precedente amministrazione capitolina, è il principale responsabile dell’immobilismo e del peggioramento della capacità d’intervento di AMA, non può restare un giorno di più alla guida della società”, concludono.
Ilaria Paoletti