Roma, 22 ott – Anche a Roma per i dipendenti comunali ci saranno controlli sul Green pass anche per chi è in smart working.
Roma, per i dipendenti comunali controlli Green pass anche in smart working
Controlli green pass anche in smart working? Anche il Comune di Roma si adatta: nei municipi, stando a quanto riporta il Messaggero, c’è un susseguirsi di direttive sul certificato verde, ma si attende ancora di capire chi andrà a capo dell’assessorato al Personale del Campidoglio, ente che regola 24mila dipendenti comunali. Alcuni municipi, infatti, hanno previsto verifiche anche sui lavoratori in smart working, cosa che non piace affatto a molti sindacati interni che minacciano già di adire le vie legali.
La circolare del IX Municipio
Ad esempio, al IX municipio (circoscrizione dell’Eur e del Torrino), ai 641 dipendenti più le insegnanti di nidi e materne, la direttrice dell’ufficio Affari Generali, Gabriella Saracino, ha spedito una circolare ai vertici della Direzione Socio Educativa (insomma della scuola), alla direzione tecnica e a tutti i funzionari. Nella missiva c’è scritto che il possesso del Green pass “è la condizione necessaria per l’accesso al luogo di lavoro” ma anche “per lo svolgimento della prestazione lavorativa effettuata in modalità agile da remoto, senza alcuna deroga”. E nella parte del provvedimento in cui spiega come saranno realizzati i controlli, si legge che “l’accertamento potrà essere effettuato durante la giornata lavorativa sia in presenza che in lavoro agile”. “Qualora per il dipendente venga accertata la situazione di irregolarità circa il possesso del Green pass” si legge ancora “sarà considerato assente ingiustificato con l’avvio della procedura sanzionatoria prevista“.
Ma i sindacati minacciano battaglie legali
Tra i sindacati circolano alcune stime sui dipendenti non vaccinati: secondo la Cisl Funzione pubblica, il 20% dei dipendenti non ha mai chiesto di farsi la prima dose. Sono centinaia quelli che si sono messi in ferie, sfruttando i loro legittimi permessi, o con certificati medici. I sindacati si ritengono convinti che «il possesso del certificato verde e la sua esibizione siano condizioni che devono essere soddisfatte esclusivamente al momento dell’accesso al luogo di lavoro, evento non richiesto al lavoratore posto legittimamente in smart working». Giuliano Contaldi, responsabile della Cisl Fp del Comune di Roma, ha chiesto al municipio di «rettificare, chiarendo che il personale posto in smart working non possa essere chiamato alla verifica del Green pass». Insomma, è in vista un’aspra battaglia legale: il sindacato avverte che «adirà le previste forme di contrapposizione, non escludendo il ricorso alle vie legali e l’interessamento del giudice di riferimento».
Ilaria Paoletti