Roma, 19 ott – Reddito di cittadinanza, cambi all’orizzonte: ma cosa cambierà? Ecco tutto ciò che c’è da sapere.
Reddito di cittadinanza, cosa cambierà?
Cambi all’orizzonte per il reddito di cittadinanza. Le risorse a disposizione stanno diminuendo: tre anni fa, quando è stato introdotto, l’rdc portava a un esborso di 433 milioni da parte dello Stato. L’anno scorso sono stati 595 i milioni di euro sborsati.
Sarà più difficile ottenerlo
In breve, sarà più difficile ottenere il reddito di cittadinanza in futuro. Oggi è sufficiente avere l’autocertificazione, verificata a campione, più avanti le condizioni per ottenere il sussidio saranno più severe. Ma c’è da un particolare non da poco: quello che riguarda tutti quei i percettori del Reddito che sono occupabili (un milione di persone), che hanno rischiato di perdere il sussidio per aver rifiutato tre offerte di lavoro. Ora si pensa di tagliare parte dell’assegno già al primo rifiuto, che non sarà più necessariamente per un lavoro da minimo tre mesi, ma potrà passare a due mesi.
Gli occupabili e i pensionati
Alcuni percettori del reddito di cittadinanza che non posso avere un’occupazione: la Caritas, ad esempio, ha fatto notare che circa tre quarti dei percettori dell’rdc non possono essere impiegati nel mondo del lavoro. Per lo più sono pensionati e il 7 per cento di loro non ha nemmeno la licenza elementare. La formazione, finanziata attraverso il progetto Gol finanziato dal Recovery plan, sarà un punto focale: dunque chi rifiuterà di seguire dei corsi di riqualificazione proposti dai centri per l’impiego potrà perdere gradualmente una parte dell’assegno.
Luciano Guido