Roma, 16 ott – Volano stracci tra Bonetti e Conte: “Raggi non è stata capace di fare la sindaca, Conti si”. “Pur di condurre un attacco strumentale contro Virginia Raggi la ministra ha dimostrato che non basta un incarico istituzionale per rimuovere atteggiamenti pregiudiziali contro le donne”, dice l’ex premier.
Bonetti: “Movimento 5 Stelle vorrebbero darmi lezioni di femminismo”
“Leggo che l’ex premier Conte e con lui qualcuno nel Movimento 5 Stelle vorrebbero darmi lezioni di femminismo. Il giudizio sull’adeguatezza al ruolo delle persone non dipende dal genere. Giuseppe Conte e Mario Draghi sono due uomini: Conte non è stato capace di fare il premier, Mario Draghi lo è. Virginia Raggi e Isabella Conti sono due donne: Raggi non è stata capace di fare la sindaca, Isabella sì. La differenza la fa la qualità, non il genere”. Così su Facebook risponde al leader pentastellato Giuseppe Conte la ministra per le Pari opportunità, Elena Bonetti, investita dalle critiche dei 5 Stelle dopo avere dichiarato in un’intervista che “nelle venti grandi città al voto nessuna donna è stata eletta perché prima di tutto c’era una minor presenza di candidate donna e non sempre le candidate donna hanno dimostrato di essere all’altezza del ruolo che dovevano svolgere, penso al caso di Roma”. Affermazioni che hanno innescato un vespaio di polemiche e la reazione dei grillini, schierati in difesa della Raggi.
“Dalla Ministra Bonetti – commenta su Facebook, l’ex ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, deputata M5s – un pessimo esempio di pregiudizio sessista. Dire che ‘non sempre le donne si sono dimostrate all’altezza del ruolo’ significa credere che la presunta inadeguatezza abbia a che fare con l’appartenenza al genere. Femminile, ovviamente. Apprendiamo dunque che la Ministra che ha la delega alle Pari Opportunità non crede che uomini e donne debbano avere le stesse opportunità. Perché le donne non sono abbastanza capaci. Non so se ridere o piangere ma so che Bonetti deve chiedere scusa a Virginia Raggi e a tutte le donne. E spiegarci come intenda lei essere all’altezza dell’incarico che le è stato affidato”.
Incalza, il presidente del M5s Giuseppe Conte: “Pur di condurre un attacco strumentale contro Virginia Raggi la ministra ha dimostrato che 16 per rimuovere atteggiamenti pregiudiziali contro le donne. Quando chi riveste incarichi e responsabilità di Governo esprime questi concetti diventa parte del problema e non della soluzione”. “Non può sfuggire – sottolinea Conte – come questa frase riveli la tipica concezione maschilista per cui le donne, quando si cimentano in compiti di responsabilità, stentano, arrancano, spesso non si rivelano ‘performanti'”.
Luciano Guido