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Omicidio Sacchi, nessuno stop: il processo è salvo. E andrà avanti

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Roma, 13 ott  – Omicidio Sacchi, nessuno stop: il processo va avanti. “Rigettata eccezione di nullità del procedimento avanzata dalla difesa”.

Omicidio Sacchi, nessuno stop: il processo va avanti

“Il processo per la morte di Luca Sacchi è assolutamente salvo. L’ordinanza emessa dalla corte d’Assise ha infatti rigettato l’eccezione di nullità del procedimento avanzata dalla difesa degli imputati” spiegano i legali della famiglia Sacchi. ”

Il punto sulle nuove intercettazioni

“Secondo i giudici, in riferimento alle nuove intercettazioni, sarebbe altresì ‘emersa la particolare rilevanza con riferimento a momenti e/o aspetti centrali della complessiva vicenda illegale e rispetto alle posizioni e ruoli avuti dagli imputati’, cosicché è stata respinta sinanco l’altra eccezione avente ad oggetto l’inutilizzabilità delle stesse”, continuano gli avvocati Armida Decina e Paolo Salice, legali di parte civile per la famiglia di Luca Sacchi, il giovane personal trainer ucciso nell’ottobre del 2019 davanti a un pub in zona Colli Albani, a Roma. “Questa ordinanza mette a tacere tutte quelle indiscrezioni che in questi giorni avevano ipotizzato una possibile nullità del procedimento – continuano i legali -. Tutto è stato svolto secondo le regole e alle difese è stato fornito sempre ampio spazio di azione. Il processo continuerà regolarmente e Sacchi avrà quanto prima la giustizia che merita”.

Le istanze dei legali avversari

Secondo gli avvocati di Valerio Del Grosso e Paolo Piraino, ovvero i due ragazzi che avrebbero organizzato la compravendita di droga poi degenerata nell’omicidio del 24enne, nel processo ci sarebbe stati un vizio di forma a causa di alcune intercettazioni tra gli arrestati in carcere che non sono state fornite ai legali. Secondo quanto riportava qualche giorni fa Repubblica “il processo rischia di essere tutto da rifare per un errore commesso dalla Procura”. Per gli avvocati difensori non ci sono scuse si è violato il loro diritto e quello dei propri assistiti: non avrebbero potuto predisporre una difesa adatta poiché le intercettazioni sono state messe a disposizione della Procura solo da poco.

Elisabetta Valeri

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Romana, classe 1987, cresciuta a Primavalle. Laureata in giurisprudenza, giornalista da per passione e voglia di raccontare la città

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