Roma, 11 ott – Gli scontri di piazza avvenuti nella notte tra sabato e domenica sono destinati ad avere strascichi, giudiziari e non, molto lunghi. Soprattutto a causa di una certa narrazione portata avanti dai media mainstream che da una parte condannano la violenza della piazza, dall’altra però tacciono sulle violenze che la piazza ha subìto – e molto – quella notte.
La denuncia di Sgarbi
A lanciare l’allarme è Vittorio Sgarbi in un post su Facebook che più delle parole, dice attraverso le immagini: si vede infatti il volto insanguinato di Pamela Testa, tra i fermati per le proteste no green pass.
“Qualunque siano le idee politiche di Pamela Testa, la Polizia che spacca la testa a manganellate è da regime sudamericano – spiega il sindaco di Sutri nel suo post – La violenza di alcuni agenti è pari a quella degli squadristi. Ma i giornali e i tg non ne parlano. E tutto ciò è inquietante”.
Proteste no green pass: l’inchiesta di Roma
Sono due i fascicoli di indagine avviati dalla Procura di Roma in relazione agli scontri avvenuti sabato nel cuore della Capitale. I pm hanno diviso in due “livelli” l’azione di indagine: il primo riguarda i sei arrestati, ritenuti promotori della rivolta, con l’irruzione nella sede della Cgil, tra cui Roberto Fiore, Giuliano Castellino di Forza Nuova, l’ex Nar Luigi Aronica, l’attivista Pamela Testa e il leader del movimento IoApro, Biagio Passaro. Per loro i magistrati contestano, al momento, i reati di istigazione a delinquere, devastazione e saccheggio. I pm nel chiedere la convalida dell’arresto valuteranno ulteriori aggravanti