Roma, 11 ott – L’incubo bavaglio e licenziamento sembrava terminato per il vicequestore di Roma, Nunzia Schilirò, invece una nuova doccia fredda: sarà sospesa in via cautelativa a partire da domani.
A nulla è servita la nomina di Schilirò al Cosap
La sospensione in via cautelativa dal servizio e dalle funzioni la poliziotta, arriva come una doccia fredda per Schirilò, messa al bando per essere intervenuta a una manifestazione no Green pass. A nulla sarebbe servita quindi la nomina come dirigente del sindacato di Polizia Cosap. Solo pochi giorni fa, infatti, la stessa Schilirò aveva diffuso tramite i suoi social i documenti attestanti la sua nomina al Cosap, un incarico sindacale che le avrebbe permesso di tornare a parlare sul palco senza il permesso-bavaglio del Viminale, ma soprattutto avrebbe messo termine al provvedimento disciplinare avviato nei suoi confronti per le dichiarazioni “no Green pass”, con conseguente rischio di licenziamento.
“Ho revocato la mia iscrizione al Cosap”
Qualcosa in questa vicenda è andata storta, lo fa sapere proprio Schilirò che sceglie ancora una volta il megafono dei social per spiegare le sue ragioni. In un post decisamente criptico su Facebook riporta la notizia diramata dall’Adnkronos relativa alla sua sospensione dal servizio, “a partire da domani”, come lei stessa ci tiene a specificare. Il vicequestore sottolinea poi di aver revocato l’iscrizione al sindacato di Polizia.
“Qualcuno non vedeva l’ora di dare la notizia… – commenta Schilirò – Dato che la fonte non sono io, vi è un’imprecisione. Sarò sospesa da domani, non da oggi. Da oggi ho revocato la mia iscrizione al sindacato COSAP e, a giorni, conoscerete tutte le motivazioni…”. Sembrerebbe la prima presa di posizione del Viminale dopo l’annuncio della “stretta” su tutte le manifestazioni e gli esponenti della galassia no Green pass.