Roma, 8 ott – Anche Roberto Gualtieri, dopo la Raggi, ci prova: vuole sfrattare CasaPound dalla sua storica sede.
Ci aveva già provato Raggi…
“L’unica certezza è che se io verrò rieletta sindaca, CasaPound da lì andrà via”. Un tweet pre elettorale di Virginia Raggi è invecchiato malissimo. Lei è stata costretta a traslocare dallo scranno della Capitale, non essendo neanche riuscita ad arrivare al ballottaggio, mentre Casapound è ancora saldamente al suo posto. La tirata contro i “fascisti del Terzo millennio” non le ha portato bene.
Le case popolari del Comune a #TorSapienza hanno bisogno di manutenzione. Noi interverremo subito per rendere utilizzabile il bonus 110% e rimettere a posto tutte le case popolari del Comune di Roma. #GualtieriSindaco #iltuovotoconta
▶️ https://t.co/dx97YiWbpW pic.twitter.com/mt6hU1uCyV
— Roberto Gualtieri (@gualtierieurope) October 8, 2021
L’inutile propaganda di Gualtieri contro CasaPound
Adesso che il M5s è stato definitivamente spazzato via dalla Capitale, la campagna elettorale prosegue solo per Roberto Gualtieri (Pd) ed Enrico Michetti (centrodestra) che andranno al ballottaggio il 17 e 18 ottobre.
Il candidato del Pd, privo di un programma solido, prova anche lui ad abbracciare una battaglia che sembrava esaurita molto tempo fa: “Ne ho già parlato con il Governo. È mia intenzione procedere con lo sgombero di CasaPound”, dichiara a margine della visita al quartiere di Tor Sapienza. Ma solo poche settimane fa era stato proprio l’ex ministro dell’Economia a ricordare che l’immobile non è del Comune, esiste quindi un rimpallo tra Demanio e Miur non facile da affrontare.
Cosa resta quindi delle dichiarazioni di Gualtueri? La propaganda del nulla.