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Ponte di Ferro, la relazione dei Vigili del 2020 rimasta inascoltata: “Degrado e accampamenti”

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Ponte di ferro baraccopoli

Roma, 7 ott –  La tragedia del Ponte di Ferro poteva essere evitata? Secondo quanto riportava la relazione del 2020 compilata dai Vigili del Fuoco, che avevano già denunciato da tempo il degrado e i numerosi accampamenti sotto al ponte dell’Industria, forse si. Le loro rimostranze, però, sono rimaste inascoltate.

Ponte di Ferro, la relazione dei Vigili sul degrado rimasta inascoltata

Secondo quanto riporta infatti RomaToday, a fine 2020 i Vigili del fuoco avevano riportato in una relazione la situazione di estremo disagio in cui versavano la banchina e la golena (l’area compresa tra la riva del Tevere e l’argine). Proprio come fino a poco fa, risultavano invase da vegetazione, baracche di fortuna e rifiuti potenzialmente infiammabili. Non da ultimo, i numerosi  di cartoni scaricati abusivamente dai negozi e trasformati giaciglio dai disperati che vivevano sotto Ponte di Ferro. Questa segnalazione era stata fatta alla polizia Municipale, che aveva compilato una relazione a sua volta arrivata in Regione. Lì, tuttavia, è rimasto tutto nel silenzio.

L’intervento della Raggi nel 2017

Nel dicembre del 2017 Virginia Raggi aveva firmato, in rappresentanza del Comune e della Città Metropolitana, il Manifesto d’intenti per il Contratto di Fiume redatto da Agenda Tevere Onlus, di cui fanno parte diverse associazioni tra le quali Legambiente Lazio, Retake Roma, Italia Nostra, Associazione italiana Architettura del Paesaggio Lazio, Associazione Due ruote d’Italia, Cittadinanzattiva Lazio, Associazione Tevereterno e Circolo magistrati Corte dei Conti. Era stata elaborata una proposta di protocollo d’intesa tra Roma Capitale, Regione e Prefettura per la gestione della sicurezza e la sorveglianza del fiume, proprio con l’obiettivo di individuare i comportamenti illeciti e programmare le azioni conseguenti, tra cui appunto anche sgomberi, rimozione rifiuti e bonifiche ambientali.

“Problema principale sono insediamenti abusivi”, diceva Roma Capitale nel 2017

“Il problema principale è rappresentato dagli insediamenti abusivi lungo le aree golenali, che generano problemi di sicurezza”, sosteneva l’amministrazione capitolina nel 2017. Ma nessuno li ha mai sgomberati. I carabinieri, intato, indagano e stanno ancora cercando gli 8 clochard che sabato notte sono fuggiti dall’area sotto il Ponte di Ferro non appena le fiamme hanno preso piede, poiché il rogo sarebbe partito con l’accensione di un fornelletto da campo, trovando facile gioco nella vegetazione secca e nell’immondizia diffusa nelluogo. La procura indaga per incendio colposo e delitti contro l’incolumità pubblica, ma non è escluso che nel filone d’inchiesta possa finire anche la gestione delle manutenzioni e delle bonifiche, complice la segnalazione rimasta senza riscontro.

Ida Cesaretti

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