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Anche in smart working servirà il green pass: tegola in testa per gli statali

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green pass smart working
MANIFESTAZIONE NO GREEN PASS PROTESTA CONTRO IL

Roma, 6 ott  –  Smart working senza Green pass? Dal 15 ottobre non sarà più possibile, almeno per gli statali.

Smart working? In Pa servirà il Green pass

Nella bozza delle linee guida definite dal ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, e quello della Salute, Roberto Speranza, anticipate dal Messaggero, gli statali privi di green pass non potranno “appellarsi” allo smart working: dal 15 ottobre per tutti i lavoratori, compresi quelli della pubblica amministrazione, l’obbligo della certificazione verde scatterà non appena il lavoratore arriverà sul posto di lavoro: “Non è consentito che il lavoratore permanga nella struttura, anche a fini diversi, o che il medesimo sia adibito a lavoro agile in sostituzione della prestazione non eseguibile in presenza”.

Leggi anche: Obbligo di Green pass per i lavoratori: via libera dal Consiglio dei ministri

Non solo escluse le “autorità politiche”

Vietato, dunque, concedere di lavorare da casa senza green pass, perché in questo modo si aggira la legge che collega il diritto al lavoro al possesso del certificato verde: “Non è consentito in alcun modo in quanto elusivo del predetto obbligo, individuare i lavoratori da adibire al lavoro agile sulla base del mancato possesso di tale certificazione”.  Il dipendente pubblico, inoltre, deve esibirlo quando richiesto, pena l’essere considerato assente ingiustificato, con la sospensione per quei giorni dello stipendio, e dei relativi progressi di anzianità e contributi per la pensione. L’obbligo non varrà – stando al testo – solo per i dipendenti, ma anche per i visitatori: “Autorità politiche, componenti delle giunte e delle assemblee delle autonomie locali e regionali”.

Non è necessario per i comuni cittadini (ma per le ditte appaltatrici si)

Ancora si salvano – si far per dire – dall’obbligo del Green pass chi si reca negli uffici pubblici da comune cittadino, per accedere ai vari servizi. Restano, inteso, i protocolli di sicurezza: obbligo della mascherina al chiuso e distanziamento sociale. Ai dirigenti è permesso predisporre un sistema di tornelli, con accesso automatizzato attraverso la scansione del Green pass. Oppure con controlli a campione, usando la app Verifica C19, andando a verificare almeno il 30 per cento del personale presente in servizio. Anche i dipendenti delle ditte appaltatrici per le pulizie o la ristorazione, oltre a quelli che riforniscono i distributori di caffè e snack e qualsiasi altro soggetto che entra nell’ufficio pubblico per motivi di lavoro.

Elisabetta Valeri

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Romana, classe 1987, cresciuta a Primavalle. Laureata in giurisprudenza, giornalista da per passione e voglia di raccontare la città

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