Home Politica Raggi, l’insolito silenzio social dopo la batosta elettorale

Raggi, l’insolito silenzio social dopo la batosta elettorale

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Virginia Raggi

Roma, 5 ott – Virginia Raggi ci ha abituati a sentire la sua voce anche quando non ce lo saremmo mai aspettato. Ad esempio, durante il silenzio elettorale, quando a causa del rogo del ponte di Ferro, a Roma, lei e i suoi si sono scomodati a twittare su improbabili complotti. Tutti ricordiamo l’hashtag “Sono scomoda” usato dal sindaco uscente immediatamente dopo il rogo. Dopo il voto, invece, la Raggi è insolitamente silenziosa sui suoi social.

Raggi, il silenzio elettorale a posteriori

Sul suo profilo Facebook, ad esempio, il sindaco Raggi non pubblica una foto da ieri mattina. L’ultima foto la immortalava smagliante, davanti all’Altare della Patria, mentre esortava tutti al voto: “Anche oggi si può votare per il sindaco di Roma. I seggi sono aperti fino alle 15. Andate a votare, è importante!”. Stessa solfa il giorno prima: “Andate a votare”. Per arrivare poi al vituperato post del “Sono scomoda” a una manciata di ore dall’incendio di ponte dell’Industria, usato – se così si può dire – per fare l’ultimo colpo della campagna elettorale.

Calenda, battuto, parla eccome

Anche nei lanci delle agenzie stampa, mentre tutti i candidati (Michetti e Gualtieri in testa) hanno qualcosa da dire, la Raggi sta quieta, come d’altronde era quieto ieri il suo quartier generale. Il sindaco di Roma si è concesso ad appena due conferenze stampa, brevi e piene di rivendicazioni che sono “invecchiate male”: i risultati ora la danno quarta dopo Calenda, quando lei invece ha parlato era, almeno, terza. Non a caso parlava di aver “resistito, ho ottenuto poco meno di quanto hanno ottenuto le corazzate di centrodestra e centrosinistra”.

Calenda, uscito sconfitto da questa tornata elettorale, anche se non con la débacle dei grillini, invece continua a confrontarsi coi giornalisti e continua anche ad essere attivo anche sui social network. Appena due ore fa, Calenda ha pubblicato un video per ringraziare: “Abbiamo lottato con entusiasmo, onore e determinazione. Non è stato sufficiente” scrive Calenda “voglio ringraziare i tantissimi cittadini romani che ci hanno votato, lo staff e i volontari che hanno partecipato a questa lunga campagna. Non è che un inizio. Da domani si torna a combattere”.

Il fuggi fuggi a Napoli del M5S

Dal sindaco uscente, invece, nemmeno un ringraziamento da parte dei suoi social media manager per i fedelissimi che le hanno comunque dato i loro voti. Voti che, sebbene non le abbiano dato accesso nemmeno al ballottaggio, potranno essere comunque determinati – per uno schieramento o per l’altro – nell’eleggere il nuovo sindaco. E’ vero che la Raggi avrà pur sempre un posto di riguardo  nel nuovo comitato di Garanzia del Movimento cinque stelle, ma sull’entusiasmo della “sindaca delle periferie” sicuramente pesa il fuggi fuggi dei quadri dirigenziali grillini – Conte incluso – a Napoli. Come faceva notare ieri Paolo Celata, in collegamento per La7 presso il comitato elettorale del sindaco a Roma, non c’era neanche una bandiera del partito. Peccato, perché da una “gladiatrice” (ricordate l’endorsement di Grillo) ci saremmo aspettati più caparbietà.

Ilaria Paoletti

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