Roma, 28 ago – In una lunga intervista rilasciata a La Roma di … per RomaToday Enrico Michetti, candidato per il centrodestra a sindaco di Roma, parla del suo progetto sulla burocrazia, gli atti e il lavoro nel futuro della Capitale.
Roma, Michetti e … Mattei
Per governare Roma, Michetti “scomoda” una figura centrale per la storia dell’economia italiana, Enrico Mattei: “Vorrei che Roma tornasse ad essere una città attrattiva e che ottenesse quel riconoscimento internazionale e quella reputazione che ha un pochino perso. Soprattutto mi piacerebbe se potesse offrire tanto lavoro. L’altro giorno una persona mi ha detto ‘la metà delle persone della mia classe è andata a vivere all’estero’. Enrico Mattei, il giorno prima di morire, andò in Sicilia e disse di richiamare i migranti perché era arrivato il lavoro. Sull’esempio di Mattei, mi piacerebbe offrire opportunità. La cosa più importante per un sindaco è creare occasioni di lavoro”.
“Roma si spegne perché non c’è lavoro”
Secondo il candidato del centrodestra, infatti, Roma “si sta spegnendo perché c’è sempre meno lavoro. Non rappresenta più un sogno, come invece lo è stato per i tanti fuori regione che sono venuti a vivere qui negli anni. Il lavoro può venir fuori da un approccio organizzato del turismo. Deve esserci la possibilità di esaltare il brand di Roma, la possibilità di rivitalizzare il terziario, la possibilità che questa città diventi luogo di grandissimi eventi nazionali e internazionali, la possibilità di generare lavoro attraverso le opere pubbliche, attraverso i servizi”.
“Scriverò da solo gli atti”
“Bisogna toglierci dalla mente che Roma ha più disastri di altre città” mette in chiaro Michetti “i disastri esistono ovunque, ma tutto è recuperabile”. “Bisogna mettersi all’opera per lavorare sulle procedure amministrative che consentano alla visione della città di potersi tradurre in quei provvedimenti che la realizzano. Come amministrativista il mio compito sarà tradurre la visione in provvedimento amministrativo”, dice ancora. “La grande fortuna è che avendo scritto le delibere per gli amministratori e le determine per i funzionari, gli atti non me li dovrà scrivere il capo di gabinetto. Me li scrivo io. E soprattutto penso di saperli leggere”, dice.
“Roma è governabilissima, serve competenza”
“Roma è governabilissima” insiste Michetti “se la burocrazia esiste, ed è una buona burocrazia, la norma è sempre a tutela di qualcosa”. “La norma non deve far paura, è la corretta applicazione della norma che richiede competenza” continua il candidato sindaco per il centrodestra “non è che se non c’è la competenza diventa cattiva la norma, perché tu non riesci ad applicarla. Roma è governabile. Certo la politica è più difficile della fisica, diceva Einstein. In politica serve competenza e collaborazione”.