Roma, 28 Ago – Eremi del Lazio, scopri cinque luoghi da visitare vicino Roma, incantevoli, ricchi di quiete ed immersi in un’affascinante natura.
Gli eremi del Lazio
Sono molte le chiese rupestri e molti sono gli affascinanti rifugi di eremitaggio che si possono trovare sparsi per la nostra regione, dal Sacro Speco al Santuario di Greccio. Questi luoghi isolati e contemplativi, sono spesso ricchi di arte oltre che di spiritualità. Eccovi 5 consigli su cinque eremi del Lazio che potete visitare.
San Benedetto a San Cosimato
Nel comune di Vicovaro, città nota per il pane, in cui spiccano la monumentale chiesa di San Pietro ed il castello Cenci Bolognetti, esiste un luogo unico subito fuori dal casello autostradale. Affacciato su una grande rupe a precipizio sull’Aniene, il complesso di grotte, in parte naturali e in parte scavate nella roccia, da vita ad una vera e propria rete sotterranea, anche grazie alla presenza degli acquedotti romani Claudio e Marcio. Una delle celle è ritenuta il luogo in cui San Benedetto sopravvisse miracolosamente ad un avvelenamento.
San Girolamo a Monte Fogliano
All’interno della faggeta del monte Fogliano, la cima più alta della Riserva del lago di Vico, non distante dal convento di Sant’Angelo, si trova l’affascinante eremo di San Girolamo. Scavato all’interno di un’enorme roccia vulcanica, nel bel mezzo della foresta, è stato nel ‘500 il romitorio di Fra Girolamo Gabrielli. Figlio di nobili senesi, si ritirò qui dalla Toscana per poi fare ritorno, pochi anni più tardi, in seguito ad un’aggressione da parte di alcuni malviventi della zona.
San Michele Arcangelo su Monte Altino
A Maranola (Formia), all’altezza di 1220 metri, si trova un eremo dedicato a San Michele Arcangelo. Siamo sul monte Altino, nel Parco naturale dei Monti Aurunci, altura che ospita anche la cima del Redentore, con la famosa statua eretta in occasione del Giubileo del 1900. L’istituzione dell’eremo risale risale all’anno 830, tuttavia la facciata in pietra fu ricostruita in stile neogotico circa 1000 anni dopo, come stanno a testimoniare le due iscrizioni sull’arco della porta d’ingresso.
Eremi del Soratte
Il Monte Soratte, con la sua posizione isolata, ha ispirato sentimenti religiosi alle popolazioni di ogni epoca. Dai culti preromani, a quello di Soranus, divinità antica poi assimilata ad Apollo, fino a una moltitudine di romitori cristiani. Gli eremi sono quelli dedicati a San Sebastiano, Sant’Antonio, Santa Romana e Santa Lucia, oltre all’Eremo di S. Silvestro, situato presso la sommità del monte. Sorto sui resti di un tempio pagano, in un luogo da cui si gode di una vista mozzafiato, è legato alla leggenda del battesimo di Costantino da parte di papa Silvestro.
San Cataldo
Si trova nel comune di Cottanello, antica località di estrazione del famoso “marmo rosso” che offre un graziosissimo centro storico ed una villa rustica di età romana. Lungo la strada provinciale 45, si affaccia su di un ripido pendio l’eremo di San Cataldo, scavato nella roccia granitica. Questo antico luogo di ritiro ospita dei meravigliosi affreschi del XII e XIII secolo, tra i più preziosi della Sabina, scoperti fortuitamente a causa di una mina che, nel 1944, fece crollare i tre strati di affresco soprastanti.