Roma, 27 ago – Una (nuova) brutta gaffe sull’Eurovision da parte dell’assessore Veronica Tasciotti. Ha la delega per quasi tutti i settori che riguardano le attività giovanili e gli eventi culturali. Eppure lei, come a molti altri membri della giunta guidata dalla pentastellata Virginia Raggi, ancora non riescono ancora a gestire la comunicazione sul mezzo più usato proprio dai giovani: i social.
Addio Roma: l’Eurovision 2022 è perso
Ma cosa è successo? Facciamo un passo indietro. Roma non sarà la sede del prossimo Eurovision Song Contest. Non per scelta della giunta, ma perché il piano presentato agli organizzatori del festival non teneva conto, nella scelta della location proposta, dei parametri minimi imposti per l’evento. Un errore grossolano ma sostanziale, che hanno portato all’esclusione di Roma.
Il contest si farà comunque in Italia ma ad ospitarlo non sarà la città natale dei vincitori dell’edizione 2021, come invece aveva annunciato Raggi consegnando ai Maneskin la Lupa Capitolina. L’Eurovision nel 2022 sarà ospitato da città che hanno presentato piani meglio confezionati: Milano, Bologna, Rimini, Pesaro oppure Torino.
L’assessore che non accettava le critiche…
Comprensibile quindi la polemica scatenatasi a Roma e non solo, sia tra i cittadini che tra i politici. Un po’ meno giustificabile il post su Facebook, in pieno stile passivo-aggressivo, pubblicato dall’assessore allo Sport, Turismo, Politiche giovanili e Grandi eventi, Veronica Tasciotti.
La gaffe sull’Eurovision di Tasciotti avviene in un post nel quale dichiarava: “E da oggi tutti esperti di grandi eventi, di Eurovision che il 90% delle persone non sa neanche cosa sia, di altezze e carichi dei pesi, di bid book e di impianti”, con tanto di emoticon che piangono dal ridere. L’assessore non solo ha scelto di non assumersi la colpa del flop internazionale, ma ha sminuito la faccenda definendo il seguitissimo contest musicale internazionale, proprio nell’anno della vittoria dell’Italia, un evento sconosciuto.
Cartellino giallo per l’eventuale social media che non avrebbe fermato l’assessore dal pubblicare un post attira shit-storm. Cartellino rosso per averle addirittura consigliato di cancellarlo dopo l’arrivo dell’inevitabile tempesta di critiche.
… e non sapeva usare i social
La prima regola di internet però è: una volta su internet è su internet per sempre. Il post infatti, anche se non è più sulla bacheca dell’assessore continua a circolare scatenando l’ilarità del web. E mostrando una volta di più quanto la filosofia del Movimento 5 stelle sia pericolosa. Mettere dei non professionisti ai posti di comando è sbagliato per la comunità e anche fonte di disagio per chi occupa, senza averne le competenze, quella posizione.
C’è da sperare che (almeno) nell’ufficio comunicazione di Tansella avvenga qualche cambiamento. In attesa delle prossime, imminenti, amministrative.