Roma, 26 ago – Montanari nega le Foibe ma l’Unione Istriani non ci sta: in una lunga lettera, Giampaolo Giannelli, coordinatore regionale per la Toscana dell’Unione degli Istriani ha chiesto al sindaco di Firenze Nardella e all’Univerità per stranieri di Siena, di cui è rettore Montanari, di prendere posizioni sulle gravi dichiarazioni rilasciate dallo studioso dell’arte.
Subito sono arrivate le richieste di dimissioni, dal mondo della cultura e della politica, per il rettore che ha definito il Giorno del Ricordo un “falso storico”.
La risposta dell’Unione Istriani al “negazionismo” di Montanari sulle Foibe
“Dopo le oltraggiose parole del Rettore in pectore dell’Università per stranieri di Siena, Tomaso Montanari – spiega Giannelli – che oltre a parlare in spregio delle vittime delle Foibe, dei loro familiari, di una LEGGE DELLO STATO, con modi, toni, concetti, che certo non si addicono a chi sta per iniziare a ricoprire un incarico di tale portata, dobbiamo assistere, come era prevedibile, alla solidarietà che gli arriva da una parte di mondo politico fiorentino.
Già, Firenze, la città che ha intitolato Largo Martiri delle Foibe, che apporrà una targa a Sant’Orsola per ricordare l’esodo degli istriano-dalmati e che si appresta a intitolare una strada a don Luigi Stefani, ha purtroppo nel suo seno, nel consiglio comunale, sacche di revancismo e negazionismo che non perdono mai occasione di tacere e fare affermazioni ormai smentite dalla storia.; ci riferiamo, nello specifico, agli esponenti di Sinistra Progetto Comune, con parole che preferisco non commentare, per non dare loro l’importanza che non meritano.
Ci attendiamo, a questo punto, una presa di posizione chiara e forte, da parte del Sindaco Nardella, visto il percorso positivo fatto negli ultimi tempi sia dall’amministrazione comunale fiorentina che da parte del consiglio comunale del capoluogo toscano e della città metropolitana.
Così come auspichiamo che l’Ateneo senese si pronunci sulle parole di Montanari, e magari verifichi se vi siano ragioni di opportunità nel conferire l’incarico di Rettore a chi, come il Rettore in pectore dell’Università per stranieri, ha visioni e posizioni preconcette.
Un’altra violenza a Norma Cossetto
Quel che è più grave, a nostro avviso. è che il tema delle Foibe, delle drammatiche vicende del confine orientale, del dramma degli esuli istriani giuliani fiumani e dalmati, (nostri connazionali che hanno subito la furia cieca delle truppe Titine) sia ancora così divisivo e che una parte politica, e non solo quella, prosegua in questa vergognosa operazione giustificazionista e negazionista.
Neppure sulla figura di Norna Cossetto, insignita della medaglia d’oro al valor civile da parte del Presidente Ciampi, si riesce ancora a mettere un punto e a pensare a lei per quello che è stato; il simbolo di tutte le donne oggetto di una violenza barbara ed immotivata.
Una vera vergogna”.