Roma, 26 ago – Prima il ritrovamento di 24mila euro nella cuccia del cane della sua villa a Capalbio, poi le infelici considerazioni sulla cameriera che si è licenziata. Non un bel periodo per Monica Cirinnà, che ora chiede scusa.
Cirinnà: “Chiedo scusa”
“Quando si sbaglia ci si scusa”: la Cirinnà affida a Twitter le sue scuser “Mi scuso quindi per le parole errate usate in questo momento difficile per dire che senza l’aiuto prezioso di una nostra collaboratrice ho avuto difficoltà. La nostra azienda si avvale dell’ottimo lavoro di tanti senza i quali tutto si complica”.
Il racconto sulla cameriera “ingrata”
“Ero già nei pasticci di mio, nelle ultime settimane. Nei pochi giorni di ferie, cinque per la precisione, sto facendo la lavandaia, l’ortolana, la cuoca” si lamentava in un’intervista al Corriere la senatrice Cirinnà, rispondendo alle domande relative al “giallo” dei soldi trovati nella cuccia del suo cane a Capalbio. “Tutto questo perché la nostra cameriera, strapagata e messa in regola con tutti i contributi Inps, ci ha lasciati da un momento all’altro. Volete sapere il motivo? Mi ha telefonato un pomeriggio e mi ha detto, di punto in bianco: ‘Me ne vado perché mi annoio a stare da sola col cane'”.
Le reazioni
Ovviamente queste parole non sono passate inosservate né ai lettori né agli avversari politici, dato che avevano un sapore vagamente arrogante e ben distante dal personaggio strenuo difensore dei diritti degli oppressi, come ad esempio la comunità Lgbt, costruito nel tempo dalla senatrice Monica Cirinnà. Insieme alla notizia della villa di Capalbio, le considerazioni sulla cameriera “ingrata” hanno fatto schizzare l’hashtag radical chic in cima ai più usati di oggi.