Roma, 26 ago – Calenda copia il simbolo della lista di Rivoluzione Animalista schierata al fianco di Michetti. Se l’accusa fosse confermata si tratterebbe di un nuovo plagio nei confronti del centrodestra durante la corsa per le prossime amministrative al Comune di Roma. Dopo l’idea del Museo di Roma che il candidato del Pd Roberto Gualtieri aveva rubato alla giunta guidata da Gianni Alemanno nel lontano 2011, ora è il turno del candidato sindaco di azione.
Calenda copia il simbolo ma la lista di Michetti non ci sta: è plagio
Il “pariolino” Carlo Calenda, infatti, starebbe facendo circolare un simbolo per la sua lista quasi indistinguibile per tipo e colore da quello presentato da Rivoluzione Animalista, che sostiene Enrico Michetti sindaco. La denuncia arriva tramite i social proprio alla segretaria del partito animalista Gabriella Caramanica, che commenta: “Numerosi cittadini ci stanno segnalando in queste ore un fatto curioso, dai contorni ambigui e misteriosi, che tira in ballo uno dei candidati sindaco di Roma Capitale, Carlo Calenda. Come si nota in uno dei suoi video elettorali, infatti, l’ex ministro avrebbe ideato per le elezioni un simbolo davvero molto simile al nostro, regolarmente depositato e registrato anni fa, che potrebbe confondere soprattutto persone inesperte, anziane e animaliste”
Un problema quello della somiglianza tra le due liste rivali che potrebbe creare non pochi problemi nella cabina elettorale, come rileva Caramanica: “Grafica e colori (bianco, giallo e blu) sono d’altronde molto somiglianti e potrebbero ‘ingannare’ l’elettore al momento del voto. Siamo di fronte a una ipotesi fuori luogo e inappropriata e noi questo non possiamo davvero accettarlo”. Rivoluzione Animalista ha quindi provocatoriamente chiesto al candidato di Azione, partito dato perdente con oltre venti punti di distacco dalla coalizione guidata da Michetti: “Si tratta di pura casualità o inopportuno scopiazzamento del nostro simbolo?”.
Intanto Calenda sparla di Gualtieri: “E’ espressione del consociativismo romano alla Bettini”
Uno brutto scivolone per Calenda che proprio oggi, in una intervista al Foglio ha sparato a zero su tutti i candidati in lizza per le prossime comunali: “Roberto Gualtieri? Il consociativismo romano alla Bettini. Virginia Raggi? Il nulla no vax”. Le parole più dure per l’ex collega del centrosinistra: “Se Gualtieri diventa sindaco i Cinque stelle entrano in giunta cinque minuti dopo. I grillini sono gia’ nelle sue liste elettorali – aggiunge -. Già dicono che sono fascista, la formuletta che rivela la natura di questa sinistra della doppia morale. Loro sono i buoni perché Berlinguer era buono. Tutti gli altri sono cattivi e fascisti. A meno che poi non si alleano con loro e allora diventano imporvvisamente buoni come é successo con Conte”.