Roma, 24 ago – Perseguitava sui social e non solo una donna colpevole di aver avuto in affidamento suo figlio minorenne. Arrestato cittadino romeno.
Aveva in affidamento il figlio, perseguitata
I Carabinieri della Stazione di Roma Parioli hanno arrestato un cittadino romeno, con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e la persona, in esecuzione di un’ordinanza di applicazione della misura della custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale Ordinario di Roma, presunto responsabile del reato di atti persecutori.
Le minacce e la persecuzione
L’ordinanza è stata emessa dall’Autorità Giudiziaria in piena sinergia con l’attività investigativa eseguita nei mesi scorsi dai militari dell’Arma che hanno potuto ricostruire le varie fasi della vicenda, rilevando in più occasioni atti persecutori, correlati da reiterate minacce, anche con l’uso dei mezzi informatici e dei social media, nei confronti di la quale da tempo ha avuto in affido il figlio minorenne dell’arrestato.
L’arresto
Ovviamente si tratta di procedimento in fase di indagini preliminari: la presunta responsabilità dell’arrestato andrà, poi, verificata nelle successive fasi processuali. I militari dopo aver notificato il provvedimento all’uomo lo hanno condotto presso il carcere di Regina Coeli a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Roma, anni di persecuzioni nei confronti della compagna
Purtroppo non è l’unico caso di minacce nei confronti di una donna emerso in questi giorni: appena 4 giorni fa è stato finalmente arrestato il responsabile di maltrattamenti aggravati ai danni della ex compagna e dell’attuale fidanzato della donna. Il romano di 28 anni, con precedenti di polizia per rapina, lesioni personali, usura e rissa è stato posto nel pomeriggio di ieri agli arresti domiciliari per maltrattamenti aggravati, lesioni personali aggravati, atti persecutori aggravati ai danni dell’ex compagna e realizzati alla presenza del figlio minore. Ad eseguire l’ordinanza, i poliziotti del III Distretto Fidene Serpentara, diretto da Fabio Germani, che hanno ricostruito minuziosamente gli episodi in cui la vittima è stata coinvolta, avvenuti anche in presenza del figlio minore e per i quali è stata refertata una volta per lesioni al volto e alla spalla con una prognosi di 10 giorni s.c..