Roma, 24 ago – Di certo il mistero che coinvolge Esterino Montino, sindaco di Fiumicino, e la senatrice Pd Monica Cirinnà, sua moglie, è il giallo dell’estate. A Federico Mollicone (FdI) che di cultura se ne intende, non è sfuggita l’allure cinematografica del fatto.
Il mistero Montino-Cirinnà
Ventiquattromila euro in banconote da 500, nascosti in una vecchia cuccia per cani nel terreno della loro azienda agricola, soldi sono stati trovati da alcuni operai incaricati di effettuare opere di manutenzione nell’azienda agricola di Montino e Cirinnà, la fattoria CapalBIO. Dopo lo stupore iniziale hanno fatto scattare la chiamata ai carabinieri.
Mollicone: “Diano una spiegazione plausibile”
“Montino e Cirinnà coppia vip di Capalbio, ritrovati con 24mila euro in contanti nascosti nella cuccia del cane… a loro insaputa” commenta Mollicone. “Sembra di essere in Gangs of New York, quando i poliziotti corrotti cercano i soldi sotto alla cuccia e non li trovano. Qui, invece non è finzione ma realtà… e li trovano”. “Siamo certamente garantisti, ma dovrebbero almeno dare una spiegazione plausibile” insiste Mollicone in una nota. E conclude: “I nostri complimenti agli operai che hanno avvertito il figlio, che ha prontamente chiamato i Carabinieri”.
Cosa dicono i due interessati
“In merito all’importante cifra di denaro rinvenuta casualmente nella nostra azienda e che abbiamo prontamente consegnato ai carabinieri siamo felici che quel denaro, molto probabilmente frutto di qualche reato compiuto da malviventi, sarà nella disponibilità del Fondo unico per la giustizia e che verrà utilizzato per fini di pubblica utilità” dicono in una una nota congiunta la senatrice Cirinnà e Montino “è questo il comportamento corretto che ogni cittadino onesto deve tenere e siamo orgogliosi di quanto fatto. Siamo in contatto con la Procura di Grosseto e con il comando provinciale dei carabinieri per avere notizie sull’evoluzione delle indagini al fine anche di assicurare serenità e sicurezza alla nostra azienda. Abbiamo inoltre dato mandato al nostro avvocato di perseguire chiunque tenti di adombrare la correttezza e limpidezza del nostro operato“.