Nuovo campo abusivo nel Parco Rabin, la denuncia di FdI: “Extracomunitari fanno bisogni anche davanti ai bambini”

Roma, 23 ago – Nuovo campo abusivo nel Parco Rabin e nuove denunce di inciviltà da parte delle famiglie che abitualmente frequentavano il parco. “In queste settimane alcuni cittadini di via Panama ci hanno segnalato l’aggravarsi della situazione all’interno del parco Rabin. Vicino al confine con villa Ada infatti, si è riformato un accampamento abusivo già sgomberato dalle Forze dell’Ordine la scorsa primavera dopo lo scoppio di una bombola a gas“. E’ quanto dichiarano Fulvio Giuliano, dirigente nazionale di Fratelli d’Italia, Simone Pelosi e Stefania De Bellis dirigenti FdI del II Municipio.

“Ricordiamo che l’accampamento abusivo è a 10 metri dall’area ludica dei bambini all’interno del parco e già ci sono stati episodi assurdi – proseguono da FdI – In particolare i cittadini di via Panama raccontano che gli accampati, tutti cittadini extracomunitari, esplicano i lori bisogni naturali all’aria aperta davanti a tutti compresi bambini, utilizzano la fontanella del Parco per fare la doccia davanti a tutti e la notte e in varie occasioni ci sono stati festini di ogni genere. Inoltre il Parco, nell’area in questione, è completamente lasciato allo stato di assoluto abbandono e degrado, come tutti i parchi e ville del nostro municipio e per questo dobbiamo ringraziare il la sindaca Raggi e la presidente del Municipio Del Bello. Chiediamo l’immediato intervento delle Forze dell’Ordine per sgomberare l’area e del servizio giardini e dell’AMA per ripulire il parco abbandonato”.

La denuncia di inciviltà di Fratelli d’Italia si ripete dopo l’allarme lanciato la scorsa primavera quando scoppiò una bombola del gas che distrusse alcune panchine: “Lo denunciamo da anni e continuiamo a denunciare i campi rom abusivi presenti nel II municipio come via Mascagni e gli svincoli della tangenziale – dissero gli esponenti di FdI Simone Pelosi Massimiliano Spinella e Isabella Purgatori – Speriamo che questo episodio serva da lezione e che le istituzioni comunali trovino subito delle soluzioni concrete a questo degrado”. Ma invece il degrado e la situazione di pericolo dovuti ai bivacchi proseguono senza neanche l’individuazione di un colpevole.