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L’ex giallorosso Di Carlo scende in campo con Michetti

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Di Carlo, Michetti

Roma, 20 ago  – Procede la “campagna acquisti” di Enrico Michetti, candidato sindaco per il centrodestra: adesso anche l’ex centrocampista della Roma Antonio Di Carlo nella sua lista civica.

Di Carlo, in campo con Michetti

Secondo quanto apprende l’Adnkronos, Di Carlo sarebbe candidato nella lista civica Michetti. Altra novità dopo l’annuncio della partecipazione del superpoliziotto Antonio Del Greco.

La carriera calcistica

Cresciuto nella Società Sportiva Romulea, Di Carlo entra a far parte del vivaio della Roma già nel 1978 senza riuscire però ad esordire in prima squadra. Nel 1984 gioca con i giallorossi agli ordini di Sven-Göran Eriksson che lo utilizza come rincalzo per tre stagioni, sfruttandone le capacità di pressing e corsa in mezzo al campo. Esordisce nella massima serie il 30 settembre 1984 nel pareggio per 0-0 sul campo dell’Atalanta, collezionando 50 presenze e 4 reti in Serie A e la vittoria di una Coppa Italia nel 1985-1986. Con il ritorno di Nils Liedholm sulla panchina giallorossa esce dai piani tecnici della società, e nel settembre 1987 viene ceduto al Genoa, a parziale contropartita del passaggio di Sergio Domini ai capitolini. Di Carlo chiude la sua carriera nell’Avezzano in Serie C2 dove si trasferisce nel febbraio 1994 fino al termine della stagione.

La passione per i cavalli e la ristorazione

Dopo il calcio si è dedicato alla ristorazione (è proprietario di due locali, uno a Ostia Antica e uno a Roma in società con Roberto Pruzzo, fino al 2005 aveva una discoteca all’Argentario) per poi darsi all’ippica con una certa veemenza. Senza rimpianti, vista la spietata autoanalisi: “Come calciatore avevo mezzi tecnici da Nazionale, ma mentalmente ero da serie B. Infatti quasi sempre in B ho giocato. Ma non è che non avessi voglia di migliorare o che non ce la facessi. Semplicemente, quella era la mia indole, tutto qua. A una carriera da dirigente o da allenatore non ho mai pensato: il calcio non poteva essere il mio mondo“. diceva lo scorso marzo al Corriere. E adesso ha anche un’altra grande passione, i cavalli: “Sono proprietario di undici cavalli, sei in corsa tra cui Cacciante, il migliore, altri tre pronti a esordire, più due fattrici che adesso stanno partorendo a Dublino. Ma sono uno inquieto, pure da giocatore ero discontinuo, tendo ad annoiarmi delle situazioni. Adesso va benissimo così, poi magari fra un paio d’anni mi stufo e mollo tutto, chi lo sa”.

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