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Aggressioni ad autobus in via Candoni, parlano Atac e Cisl

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Sassi su autobus in via Candoni
Sassi su autobus in via Candoni

Dopo gli attacchi subiti dai mezzi Atac, con ben 34 autobus danneggiati in un mese, parlano l’azienda ed il segretario della Fit-Cisl del Lazio.

Ennesimo attacco ad autobus

In seguito all’ennesimo lancio di sassi che ha mandato in frantumi ieri pomeriggio il vetro del finestrino di una vettura in servizio sulla linea 128 (solo poche ore dopo che due autobus attivi sulla linea 981 erano stati costretti a interrompere il servizio sempre a causa del lancio di alcuni sassi contro i mezzi), l’Atac ha diramato un comunicato stampa.

“Tutela e sicurezza del personale”

Sul comunicato dell’azienda si legge che: “Sui bus non erano presenti passeggeri e non si sono registrati feriti, ma, a seguito dell’intervento degli agenti della Polizia Locale e della Polizia di Stato, per la tutela e la sicurezza del personale di guida e degli utenti, martedì è stato deciso di sospendere fino a fine servizio il transito delle vetture su via Candoni. In tutti i casi, il lancio di sassi è infatti avvenuto mentre le vetture transitavano in via Candoni vicino al campo Rom”.

Autobus presi di mira vicino campo rom

La nota sembrerebbe avvalorare la correlazione tra il moltiplicarsi degli atti vandalici e l’implementazione delle misure di sicurezza del deposito, che avrebbero indispettito gli inquilini del vicino campo rom: “Atac ha posto da molto tempo all’attenzione delle Autorità preposte la problematica legata agli atti vandalici e ai danneggiamenti del patrimonio aziendale e ha richiesto nuovamente interventi mirati. L’Azienda ha altresì implementato sistemi di sicurezza tecnologici e adottato nuove misure organizzative della vigilanza aziendale contro eventuali intrusioni nel deposito.

Ricci (Cisl): “Situazione insostenibile”

Per Roberto Ricci, segretario regionale responsabile del dipartimento Mobilità della Fit-Cisl del Lazio: “La situazione riguardante gli atti di vandalismo nei confronti dei mezzi Atac del deposito di via Candoni è insostenibile, e rende necessario l’intervento del Prefetto: i lavoratori operano nella paura e nell’insicurezza e la deviazione delle linee effettuata ieri sera è soltanto l’ultimo dei provvedimenti presi per far fronte a una situazione esasperante, che mette a repentaglio la salute e la serenità di lavoratori e passeggeri”.

“Paura di recarsi al lavoro”

“Da settimane riceviamo segnalazioni quotidiane di persone che hanno paura di recarsi sul posto di lavoro – aggiunge il segretario – servono misure efficaci e urgenti per porre fine il prima possibile a una situazione assurda, pericolosa per le persone e ingiusta per la collettività, che merita un parco mezzi non vandalizzato”.
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